L’importanza di leggere La nuova rivoluzione umana

Dialoghiamo per creare una solidarietà del bene che sconfigga il male della divisione!

Report di attività dalle regioni

L’amore per lo studio accresce la fiducia in me stessa

Gaza, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai per un cessate il fuoco immediato

Una rete di donne unite per la pace

Il viaggio di maestro e discepolo

iNRassegna - puntata del 19 settembre 2025

Uno stato vitale di felicità indistruttibile

Sul nostro pianeta vivono insieme esseri umani che sono diversi sotto svariati aspetti, tra cui il modo di pensare, la religione, la nazionalità o l’etnia. I pensieri o le azioni che pongono fratture, discriminano o escludono le persone a causa delle loro diversità portano al conflitto, alla distruzione della pace, all’infelicità della gente e nascono pertanto da concezioni demoniache. 



***



Il Buddismo di Nichiren Daishonin, che racchiude l’essenza del Sutra del Loto, riconosce la suprema e nobile natura di Budda inerente a tutte le persone e insegna il modo per manifestarla; pone l’accento sul fatto che stimarsi, rispettarsi, incoraggiarsi e aiutarsi a vicenda rappresenta il modo di vivere più umanistico. Il Buddismo di Nichiren Daishonin è un insegnamento che unisce le persone.&nbsp;



***



Il dialogo non è uno scontro di opinioni in cui ciascuno rimane attaccato al proprio punto di vista, né tantomeno è un semplice scambio di parole. Attraverso il dialogo, condividiamo il significato racchiuso nelle parole che pronunciamo e ci comprendiamo a vicenda. È un processo attraverso il quale si crea nuovo valore. Senza dialogo, le cose ristagnano. Dove c’è un dialogo attivo, scorre nuova vita.



***



La società di oggi è caratterizzata da una concorrenza spietata e dall’idea di distruggere l’avversario; l’invidia, la malizia e le molestie sono all’ordine del giorno. Non è esagerato dire che l’egoismo prevale nel nostro mondo e che le persone sono alienate e chiuse le une alle altre. La Soka Gakkai promuove un movimento che punta ad aprire quei cuori chiusi e a illuminarli di speranza e coraggio attraverso un dialogo che crei una rete solidale tra esseri umani.



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Gli incoraggiamenti del maestro Ikeda sono tratti dai seguenti testi:



<ul class="wp-block-list">
<li>NRU, 29, cap. 3, puntata 53;</li>



<li>NR, 634;</li>



<li>Dalla raccolta di saggi&nbsp;Eiko no ashita;</li>



<li>NRU, 21, 196.</li>
</ul>

<blockquote class="wp-block-quote">
«Non vi è senso né significato in un’istruzione universitaria se grazie a questa si mira solo a ottenere un diploma senza crescere mentalmente e come individui. Al contrario, la mente di una persona che compie uno sforzo concreto nell’apprendimento brilla di intelligenza, ed essa migliora progressivamente il suo carattere. Se lavorate sodo puntando all’obiettivo della laurea e progredirete con tutte le vostre forze, acquisirete costantemente conoscenza e diventerete persone più profonde. In questo si trova la vera via dell’esistenza umana»&nbsp;(NRU, 23, 152)&nbsp;
</blockquote>



<div class="wp-block-group">
<figure class="wp-block-image alignleft size-large is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/09/WhatsApp-Image-2025-09-22-at-12.57.43-859x1024.jpeg" alt="" class="wp-image-58948" style="width:300px;height:auto"/></figure>
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Il volume 23 è ambientato nel 1976 ed è interamente dedicato agli studenti: viene inaugurato l’asilo Soka di Sapporo, istituito il corso per corrispondenza in Scienze dell’Educazione della Soka University e Shin’ichi Yamamoto incoraggia ripetutamente gli/le studenti.  Ho creduto a lungo, che il mio valore si dovesse misurare in termini aritmetici e in risposta alla mia ricerca di riconoscimento esterno, arrivavano, puntuali, risultati insoddisfacenti. Durante gli esami universitari finivo preda della confusione, entrando in soggezione e avevo l’impressione di perdere l’uso del linguaggio.  All’inizio del mio terzo anno universitario ricevetti il Gohonzon. Iniziai a partecipare alle riunioni del Gruppo studenti e proprio durante il primo incontro, venne letto questo incoraggiamento di Sensei.  Mi chiesi: “Qual era il mio scopo di studentessa? Prendere bei voti?”. Mi ero iscritta a giurisprudenza perché credevo nella giustizia, eppure l’unica cosa che mi interessava era riuscire in una interrogazione, sentirmi dire brava, essere elogiata dai miei genitori.  Forte di questo incoraggiamento il giorno dell’esame di Diritto penale, ero pronta e carica, il professore mi fece la prima domanda e io, come sempre, finii nel panico al punto da essere bocciata dopo un paio di domande.  Recitando Daimoku mi resi conto che avevo offeso la Buddità insita nella mia vita ogni volta che avevo preparato un esame, non credendo in me stessa e sminuendo le mie capacità.  Non importava quanto ci avrei messo, avrei posto cause di amore e fiducia in me stessa da quel momento in poi.  Sostenni un altro esame che andò molto bene e poi mi ripresentai all’appello di Diritto penale. Pensavo soltanto di essere un Budda che sedeva davanti a un altro Budda per una piacevole conversazione. L’effetto di quella causa fu straordinario: mi divertii moltissimo durante il colloquio ed espressi la mia opinione con franchezza al professore su alcuni istituti che ritenevo non rispettosi della dignità della vita. Il professore si complimentò con me e mi chiese, per quando sarebbe venuto il momento, di fare la tesi con lui.  Mi sentivo felicissima e, da quel momento, non sono mai retrocessa, affrontando ogni esame con la gioia e la consapevolezza di amare quello che stavo studiando.  Ho conseguito la laurea con una tesi di Diritto penale sul dovere di intervenire e salvare chiunque si trovi in stato di bisogno in mare aperto, mi sono abilitata come avvocata e ho vinto un concorso pubblico ottenendo un buon lavoro a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, tutto grazie all’infinita fiducia che Ikeda Sensei ha riposto in me e alle sue parole che mi mostrano sempre la strada. Sono determinata a sforzarmi ancora di più per allineare il mio cuore a quello di Ikeda Sensei e avere sempre come obiettivo il rispetto del valore della mia vita e quella di ogni persona che ho davanti.

Oggi, di fronte all’immane sofferenza e alle atrocità che continuano a consumarsi a Gaza, siamo chiamati a ribadire con forza che ogni vita umana è preziosa e insostituibile: nessuna causa potrà mai legittimare l’uccisione di innocenti, non esiste nessuna giustificazione ammissibile. In ogni guerra le prime vittime sono sempre le persone comuni, che non desiderano altro che vivere in sicurezza insieme alle loro famiglie.



Ogni bambino, ogni donna, ogni anziano, ogni persona ha il sacro diritto di vivere con dignità e in pace. In particolare, dobbiamo proteggere le condizioni di vita dei bambini: sono sempre loro, i più innocenti e indifesi, a pagare il prezzo più alto delle guerre.



«Nulla è più barbaro della guerra, nulla è più crudele», ha sempre affermato il nostro maestro Daisaku Ikeda.



Come buddisti, il cui valore fondamentale è il supremo rispetto della dignità della vita, preghiamo sinceramente per un immediato cessate il fuoco, e sosteniamo con convinzione ogni azione volta a garantire la sicurezza delle persone e a ripristinare la pace.



Fermare le ostilità significa aprire lo spazio al dialogo, l’unico strumento in grado di interrompere una spirale di odio che potrebbe alimentarsi per generazioni.



La pace non è un sogno lontano, ma una responsabilità concreta che riguarda ciascuno di noi, qui e ora, a partire dalla vita quotidiana. Con profonda fede nella dignità della vita e nella forza del dialogo, possiamo trasformare anche la più oscura notte di conflitto in un’alba di speranza condivisa.



Che da questa immane tragedia possa crescere un nuovo senso di responsabilità fondato sul riconoscimento della comune umanità che ci unisce al di là delle differenze di religione, cultura o nazionalità: una responsabilità capace di affermare con forza il rifiuto assoluto della guerra come mezzo di soluzione dei conflitti.



I nostri tre maestri – Tsunesaburo Makiguchi, Josei Toda e Daisaku Ikeda – ci hanno mostrato che la vera rivoluzione parte dal cuore di ciascuno di noi. È lì che nasce la forza capace di trasformare la nostra vita, la società e persino una nazione intera. Con questo spirito continuiamo ogni giorno a coltivare la nobiltà dell’essere umano, attraverso la preghiera e il dialogo, per la felicità di tutti e per la pace nel mondo.



Questa è la via più solida per costruire una rete mondiale di persone unite nell’impegno per la pace e per l’umanità.



<a href="https://www.sgi-italia.org/in-primo-piano/comunicati/gaza-listituto-buddista-italiano-soka-gakkai-per-un-cessate-il-fuoco-immediato/">https://www.sgi-italia.org/in-primo-piano/comunicati/gaza-listituto-buddista-italiano-soka-gakkai-per-un-cessate-il-fuoco-immediato/</a>

Tra il 2014 e il 2016 il presidente Ikeda ha inviato dei messaggi per le prime tre conferenze delle donne e giovani donne per la pace. Riportiamo di seguito due estratti: uno dal messaggio della prima e un altro estratto dal messaggio per la terza conferenza.



In occasione della prima ha offerto tre linee guida come espressione del suo sostegno e incoraggiamento a tutte le donne e giovani donne Soka, «per le quali nutro il più profondo rispetto e ammirazione» e che trovate interamente pubblicato a questo link in <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/limpegno-e-lunita-delle-donne-strada-di-pace?q=per+le+quali+nutro+il+più+profondo&amp;fields=CONTENT&amp;searchType=EXACT" data-type="link" data-id="https://ilnuovorinascimento.org/a/limpegno-e-lunita-delle-donne-strada-di-pace?q=per+le+quali+nutro+il+più+profondo&amp;fields=CONTENT&amp;searchType=EXACT" target="_blank" rel="noreferrer noopener"> NR 594</a> .



Primo: eseguite un'aurea danza di felicità e vittoria con un turbine di ­Daimoku. […] La pratica di recitare Nam-myoho-renge-kyo e di insegnarlo agli altri apre la via suprema a tutte le persone per ripagare il debito di gratitudine nei confronti delle loro madri, a livello più profondo. I poteri risoluti della fede e della pratica delle donne Soka, che recitano con sincerità e incrollabile dedizione in accordo con lo spirito del Daishonin, hanno fatto emergere gli illimitati poteri del Budda e della Legge sconfiggendo i tre ostacoli e i quattro demoni, apparsi sotto svariate forme, al fine di realizzare&nbsp;kosen-rufu nel mondo, un'impresa che ha del miracoloso. Mi auguro che più duri e difficili saranno i tempi in futuro, più vi impegnerete nell'avvolgere la Terra, il nostro pianeta azzurro, in un ancor più grande turbine di Daimoku, il suono che esprime il ritmo fondamentale dell'universo. E come la figlia del re drago che fece gioire tutti con il suo dichiarare: «Guardate come conseguo la Buddità» (SDL, 12, 264), possa ognuna di voi rappresentare con tutto il cuore la propria dorata, luminosa danza di felicità e di vittoria, per il mondo e per il futuro. Secondo: vi esorto a piantare i semi per ottenere buona fortuna e far crescere persone di valore, con costanza e allegria.[…] Ricordo i giorni in cui feci visita a una donna [a Tsurumi] che stava lottando con la malattia del marito e con gravi difficoltà economiche. «Per quanto rimarrò così povera?», mi domandò. All'epoca ero ancora un giovane, ma con ferma convinzione risposi: «I benefici dell'Ultimo giorno della Legge assumono la forma di benefici invisibili. Ma anche dei sottili fogli di carta, se sovrapposti uno sull'altro giorno dopo giorno, in dieci o venti anni formeranno una montagna enorme. La pratica buddista ci permette di trasformare radicalmente il nostro stato vitale. Lei diventerà assolutamente felice». Le donne Soka in ogni parte del mondo hanno dato meravigliose prove concrete di trasformazione della loro condizione vitale e hanno fatto crescere molti successori di valore. Nel Buddismo ogni cosa ha un profondo significato; niente va perduto. In base al principio per cui le illusioni e i desideri conducono all'Illuminazione, quanto più dure sono le sfide e le difficoltà che affrontate adesso, tanto più riuscirete a elevare il vostro stato vitale. E in base al principio di simultaneità di causa ed effetto, quanto più adesso vi impegnate con sincerità per incoraggiare gli altri, tanto più cresceranno i futuri leader del nostro movimento. Vi prego di continuare a piantare con costanza e con gioia i semi per diventare felici, prendendo parte alle attività della Gakkai, e di continuare a piantare i semi per far crescere persone di valore incoraggiando e sostenendo gli altri. Le "virtù invisibili" che accumulate grazie a questi sforzi, senza dubbio col tempo faranno sbocciare incommensurabili "ricompense visibili".



Terzo: vi invito a costruire un mondo di pace attraverso una rete di donne unite. Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, una volta disse a una giovane donna: «Quando gli anelli di una catena sono saldamente connessi, la catena non si può spezzare. Lo stesso vale per gli esseri umani. Quando persone fortemente determinate si uniscono tenendosi per mano, sicuramente kosen-rufu&nbsp;avanzerà. Vi prego di creare una rete di persone così unite». Finché le donne e le giovani donne, ovunque nel mondo, saranno fermamente unite per&nbsp;kosen-rufu, sulla base del sentiero di maestro e discepolo, trascendendo differenze etniche e confini nazionali, unite nella fede nella Legge mistica, unite nel grande voto, nello spirito di "diversi corpi, stessa mente", allora le basi della SGI saranno forti e solide, per l'eternità. Finché esisterà questa salda rete di donne Soka unite, senza alcun dubbio la pace nel mondo sarà raggiunta, salvaguardata e crescerà, per quanto travagliata possa essere la situazione internazionale. Voglio dichiararlo con fierezza insieme a tutte voi riunite in questa conferenza.&nbsp;



Nel messaggio per la terza conferenza per la pace delle donne Soka il presidente Ikeda ha scritto:  «Quando dedichiamo la nostra vita al grande voto della propagazione della Legge mistica, possiamo superare qualunque sofferenza di nascita, invecchiamento, malattia e morte, trasformare il nostro karma in missione, incoraggiare gli altri e avanzare insieme verso il conseguimento della Buddità in questa esistenza». Riportiamo un estratto dal messaggio che trovate pubblicato interamente a questo link in <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/diffondiamo-nel-mondo-la-luce-di-una-cultura-di-pace">NR 594</a>



1. Che il sorriso delle donne Soka sia il volto del ventunesimo secolo! Il Daishonin afferma: «La fortuna e la saggezza del mondo oggettivo e del mondo soggettivo [cioè della vita e del suo ambiente] sono sconfinate. Nam-myoho-renge-kyo possiede questi due elementi di fortuna e saggezza» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 59). La Legge mistica è la sorgente di incommensurabili fortuna e saggezza. Coloro che recitano Nam-myoho-renge-kyo, con il sorriso luminoso di chi assapora "la più grande di tutte le gioie" potranno diffondere illimitatamente la luce della fortuna e della saggezza tra le persone con cui condividono legami e nell'ambiente che li circonda. Il giorno del nostro matrimonio (maggio 1952), il maestro Toda diede la seguente guida a mia moglie: «Non dimenticare mai di continuare a sorridere, qualunque cosa accada!». In tutte le grandi e turbolente sfide che abbiamo intrapreso per&nbsp;kosen-rufu,&nbsp;mia moglie Kaneko, insieme a tutte voi preziose compagne di fede, ha sempre tenacemente seguito questa guida. I lettori del giornale&nbsp;Seikyo, della rivista&nbsp;SGI Graphic&nbsp;e delle pubblicazioni della SGI dei vari paesi, all'interno e all'esterno della nostra organizzazione, si meravigliano del sorriso pieno di vitalità dei membri della famiglia Soka ritratti in queste pagine. Questo "vero aspetto" (nyo ze so) dei nostri compagni di fede è la chiara dimostrazione della loro rivoluzione umana. Il Daishonin scrive: «Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 607). Come indicano le auree parole del Gosho, recitate Daimoku con forza, fino in fondo, unitevi in una rete di donne dai volti sorridenti e risplendete! I vostri sorrisi saranno il volto della pace del ventunesimo secolo. 2. Infondete nel cuore di tutti gli esseri umani la sinfonia di&nbsp;itai doshin. In un Gosho rivolto ad alcune discepole, il Daishonin scrive: «Dal momento che voi due avete la stessa mente, fatevi leggere questa lettera da qualcuno e ascoltatela insieme» (RSND, 1, 529), e ancora: «Questa lettera dovrebbe essere sempre letta insieme» (RSND, 2, 566). Non c'è nulla di più bello e nobile dell'armoniosa amicizia creata dalle donne quando si riuniscono, anche in poche, per studiare insieme la filosofia buddista della dignità della vita coltivando buoni rapporti tra loro e avanzando nello spirito di&nbsp;itai-doshin&nbsp;(diversi corpi, stessa mente).&nbsp;Anche se la società attuale, dominata dagli uomini, è caratterizzata dal contrasto e dalla disarmonia, vi chiedo di avvolgerla con la sinfonia di&nbsp;itai-doshin, forte e coinvolgente, attraverso il lavoro di squadra delle donne Soka di cui questa conferenza per la pace è un esempio.



3. Unitevi insieme nella "danza della vita" godendo di buona salute e longevità. Rivolto a una donna che lottava con la malattia, Nichiren Daishonin scrive: «Quando io pregai per mia madre, non solo ella guarì dalla sua malattia, ma la sua vita fu prolungata di quattro anni. Ora anche tu ti sei ammalata e, come donna, è più che mai opportuno che tu cerchi di credere fermamente nel Sutra del Loto e vedere cosa farà per te» (RSND, 1, 847). Il Daishonin nutriva particolare affetto e compassione per le sue discepole, e spiegava il principio buddista del prolungamento della vita trasmettendo loro la fede per vivere a lungo e in buona salute. […] Quando dedichiamo la nostra vita al grande voto della propagazione della Legge mistica, possiamo superare qualunque sofferenza di nascita, invecchiamento, malattia e morte, trasformare il nostro karma in missione, incoraggiare gli altri e avanzare insieme verso il conseguimento della Buddità in questa esistenza. Le donne che hanno agito in questo modo sono come regine, seppur senza corona; sono le madri di&nbsp;kosen-rufu&nbsp;che hanno portato la speranza a un numero infinito di persone attraverso il loro comportamento basato su sforzi semplici e spontanei. Seguendo il loro esempio, noi membri della famiglia Soka uniamoci insieme nella "danza della vita" pervasa delle quattro nobili virtù di eternità, felicità, vero io e purezza, e creiamo un possente flusso di valorosi Bodhisattva della Terra che continui a scorrere per l'infinito futuro. Anche oggi siate piene di vitalità! In allegria, con ottimismo e spirito sempre più giovane, avanziamo tenendoci per mano con le donne sagge e forti di tutto il mondo, verso un futuro felice per il genere umano, facendo risplendere la luce di una cultura di pace!

Disponibile nel catalogo Esperia il libro Il viaggio di maestro e discepolo che affronta il principio di non dualità di maestro e discepolo nel Buddismo di Nichiren, evidenziando l'importanza per kosen-rufu della trasmissione di questo legame di generazione in generazione.  Daisaku Ikeda ripercorre il viaggio che ha compiuto per realizzare la visione del suo maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, sottolineando il valore della perseveranza, del coraggio, della compassione e della fiducia nei giovani.



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<div class="wp-block-button"><a class="wp-block-button__link has-base-color has-text-color has-link-color wp-element-button">Qui il&nbsp;link&nbsp;del libro sul sito Esperia</a></div>
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Di seguito lo script della tredicesima puntata di iNRassegna, un podcast di Il Nuovo Rinascimento



 Care amiche e cari amici, diamo inizio a una nuova puntata di iNRassegna, il podcast settimanale della redazione di Il Nuovo Rinascimento che ogni venerdì vi accompagna tra i contenuti pubblicati sul nostro sito, con consigli pratici per orientarvi nelle varie sezioni. Un appuntamento veloce e ricco di spunti, da ascoltare ovunque vi troviate.



"iNRassegna, tutto ciò che serve per restare sempre in contatto con Il Nuovo Rinascimento”.



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Frankie: Oggi è VENERDÌ 19 SETTEMBRE  io sono Frankie e questa settimana  torna con me ad iNRassegna Lucrezia dalla nostra redazione!



Lucrezia: Ciao Frankie e un saluto a tutte e a tutti! Fammi anche ringraziare Valeria, che era qui con te venerdì scorso e ci ha offerto una vera e propria occhiata dietro le quinte della nostra rivista.



Frankie: Partiamo allora proprio da qui: è stata pubblicata la seconda uscita della nuova serie “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/impariamo-dal-maestro-ikeda" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Impariamo dal maestro Ikeda</a>”, che Valeria ci aveva anticipato la scorsa settimana. È una rubrica agile: ogni puntata prende un tema e lo illumina con estratti dagli scritti di Daisaku Ikeda, per offrire riflessioni del nostro maestro su come vivere la nostra pratica nel quotidiano. La trovate nella sezione <a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/approfondimento" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Approfondimenti</a>; se siete da smartphone, aprite il menu in alto a destra e scorrete fino alla sezione.



Lucrezia: In questo secondo articolo il tema è “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/la-missione-del-gruppo-byakuren-e-sokahan" target="_blank" rel="noreferrer noopener">La missione del Gruppo byakuren e sokahan</a>”. Ci sono passaggi in cui Ikeda spiega perché proteggere i nostri Centri culturali non è un semplice “servizio d’ordine”, ma significa prendersi cura delle persone e dei luoghi con uno spirito di attenzione e responsabilità. Si raccontano anche le origini dei gruppi. Il nome sokahan come “gruppo Soka” cioè chi si assume in prima persona la responsabilità dell’organizzazione e byakuren, il “bianco fiore di loto”, simbolo di purezza e dignità. Un invito a svolgere un lavoro spesso invisibile, ma di enorme valore per kosen-rufu. C’è poi un accento forte sulla vigilanza: non dare nulla per scontato, prevedere i rischi e agire con cura prima che accadano le cose. È un testo breve, concreto, perfetto da leggere e condividere con chi fa attività di protezione e con chiunque voglia capire che cosa significa “proteggere” nella Soka Gakkai.



Frankie: Durante il weekend appena passato si è tenuto a Milano il <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/il-sole-del-coraje-corso-tra-italia-e-spagna" target="_blank" rel="noreferrer noopener">corso congiunto Italia–Spagna dal titolo “Il Sole del Coraje”</a>. Tre giorni al Centro culturale Ikeda per la pace (dal 12 al 14 settembre), oltre duecento partecipanti, momenti di studio, esperienze, arte, persino un’esibizione di flamenco e, soprattutto, una serata speciale con zadankai diffusi in 61 case della Lombardia. L’idea era “mescolarsi” davvero con i gruppi locali e riaccendere legami e determinazioni, non solo ascoltare dalla platea. Il filo rosso emerso in tutti gli interventi è chiarissimo: la solidarietà è potere; quando i gruppi comunicano tra loro e si sostengono, la forza si moltiplica. 



Lucrezia: E sempre dal corso, abbiamo pubblicato un articolo con il panel “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/un-passo-per-la-pace-one-step-for-peace" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Un passo per la pace – One step for Peace</a>” tenuto dai responsabili giovani di Italia e Spagna. È stato un dialogo molto concreto su come portare avanti la campagna europea basandoci su tre assi semplici e potenti: zadankai curati bene, incoraggiamenti personali con visite a casa e, soprattutto, il Daimoku alla base di ogni nostra azione. L’idea è misurare i progressi non con slogan, ma con persone reali che partecipano, si riavvicinano e crescono. C’è un passaggio che mi piace molto: lo zadankai come “microcosmo di armonia”, dove si impara il dialogo che costruisce pace nella vita quotidiana. Per leggere tutti i contenuti del corso date un’occhiata a “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/ultimi-articoli" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Ultimi articoli</a>” oppure alla sezione “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/reportnews" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Report e News</a>”.



Frankie: Passiamo ora ad alcune notizie dalla <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/attivita-della-soka-gakkai-internazionale" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Soka Gakkai Internazionale</a>.



Il 6 settembre a Tokyo si è svolta l’ottava riunione dei responsabili di centro, con oltre duecentosessanta giovani leader provenienti da sessanta paesi del mondo. Tra gli interventi, l’incoraggiamento del presidente Harada a impegnarsi nel dialogo con sincerità e fiducia. E ancora, a inizio settembre il rettore e altri funzionari dell’Università delle Nazioni Unite hanno fatto visita alla sede centrale della Soka Gakkai a Tokyo, sottolineando il ruolo dei giovani nella costruzione della pace. Infine, due iniziative di solidarietà: la Soka Gakkai ha donato due milioni di yen per gli aiuti umanitari a Gaza e cinque milioni di yen all’UNHCR per l’assistenza ai rifugiati in Congo e Sudan.



Passando invece alle <a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/attivita-nelle-regioni" target="_blank" rel="noreferrer noopener">attività</a> della nostra comunità in Italia, vi segnalo che nel fine settimana appena trascorso si è svolto a Bardonecchia, in Piemonte, un grande corso con oltre trecento partecipanti dal titolo “Seguendo le orme del maestro creiamo una cultura di pace”. Due giornate ricche di studio, dialoghi ed esperienze, tutte all’insegna della determinazione a rafforzare i nostri gruppi e far crescere nuove amicizie.



Sempre nello stesso weekend la comunità delle Marche ha festeggiato l’anniversario del Centro culturale di Falconara: un’occasione per ritrovarsi, rinnovare lo spirito di kosen-rufu e valorizzare il ruolo dei Centri culturali come case aperte a tutti.



Lucrezia: Sabato scorso fra le nostre proposte di lettura abbiamo parlato del libro: <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/la-vita-del-budda" target="_blank" rel="noreferrer noopener">La vita del Budda</a> di Daisaku Ikeda. Non si tratta di una biografia storica nel senso stretto, ma di un vero e proprio ritratto umano e spirituale di Shakyamuni. Il maestro Ikeda ci invita a guardarlo come a un essere umano in cammino, che ha fatto della propria ricerca la base di un insegnamento universale. Dal giovane principe che lascia il palazzo per affrontare le domande ultime dell’esistenza, fino all’Illuminazione sotto l’albero della bodhi, ogni tappa viene raccontata con semplicità e profondità. Ciò che colpisce è che Shakyamuni non restò nella beatitudine del risveglio, ma scelse di condividere la Legge con tutte e tutti: una decisione che ha cambiato la storia dell’umanità. Pagina dopo pagina emerge così un maestro vicino, concreto, che parla un linguaggio chiaro e che ci incoraggia a risvegliare lo spirito che dimora nell’intimo di ogni persona. Potete leggere l’articolo completo nella sezione Approfondimenti del nostro sito, sotto la voce “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/le-nostre-proposte-di-lettura" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Le nostre proposte di lettura</a>”.



Frankie: Ora tocca a voi! Ringraziamo subito Eleonora per averci scritto un messaggio davvero pieno di sostegno e ringraziamo anche tutti voi che ci state inviando i vostri feedback e i vostri incoraggiamenti.



Tra le domande che iniziano ad arrivare c’è quella di spiegare meglio dove trovare i contenuti audio. Sul sito, nella sezione "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/audio-nr" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Audio e podcast</a>”, trovate tre aree principali: Podcast, Playlist e Audio. Nelle Playlist potete ascoltare raccolte tematiche dedicate agli scritti di Ikeda, ai Gosho, alle esperienze di fede e molto altro. La maggior parte di questi contenuti audio è riservata agli abbonati, quindi accessibile solo dal sito online de Il Nuovo Rinascimento o di Buddismo e Società. Ma ci sono anche contenuti “liberi”, quindi non vincolati all’abbonamento, che trovate disponibili anche sul nostro canale SoundCloud come ad esempio i podcast Fragranze — che racconta storie di trasformazione attraverso il Buddismo — e In poche parole — brevi episodi di 10 minuti per approfondire aspetti della fede buddista insieme alla playlist Rileggiamo il Gosho e tutte le puntate del nostro podcast iNRassegna



Ricordiamo quindi che tutti gli audio, compreso lo studio mensile di Buddismo e Società, sono accessibili solo dai siti ufficiali delle nostre riviste.



Lucrezia: Un’altra domanda che ci viene posta spesso è: “Come posso inviare la mia esperienza in redazione?”



Avete due possibilità: scrivere direttamente a <a href="mailto:nuovo.rinascimento@sgi-italia.org">nuovo.rinascimento@sgi-italia.org</a>, oppure cliccate sul tasto dedicato che trovate in fondo alla nostra home page. Se avete dubbi su come scrivere la vostra esperienza, potete prendere spunto da quelle già pubblicate. In ogni caso sentitevi liberi di raccontare la vostra storia così com’è: che si tratti di vita quotidiana, di un progresso nelle attività dei vostri luoghi di riunione o nelle attività Soka in generale. Potete anche riportare frasi di Sensei o del Gosho che vi hanno ispirato. Sarà poi la redazione, in caso di pubblicazione, a contattarvi per definire meglio il testo.



Frankie: E come sempre, vi ricordiamo che sul sito potete iscrivervi alla <a href="https://ilnuovorinascimento.org/newsletter" target="_blank" rel="noreferrer noopener">newsletter</a> settimanale per ricevere tutti gli aggiornamenti, esplorare con la ricerca avanzata per trovare subito quello che vi serve, e se non l’avete ancora fatto, attivare un <a href="https://servizi.sgi-italia.org/abbonamenti" target="_blank" rel="noreferrer noopener">abbonamento</a> digitale o cartaceo + digitale. Con pochi click avrete accesso a Il Nuovo Rinascimento, a Buddismo e Società e a tutto l’archivio digitale delle nostre riviste.



Frankie: E anche per oggi siamo arrivati alla fine della nostra rassegna. Grazie per averci seguito. Ciao Lucrezia e grazie.



Lucrezia: Grazie a te Frankie! Un saluto a tutte e a tutti, ci ritroviamo come sempre la prossima settimana con nuovi articoli e nuovi spunti da condividere insieme.



Frankie: Nel frattempo seguiteci sui nostri canali social e sul sito per non perdere nessuna novità. E vi aspettiamo qui venerdì prossimo per una nuova puntata di iNRassegna!

Ho iniziato a praticare il Buddismo a 24 anni, grazie a un’amica di mia madre. A marzo di quest’anno ho partecipato al corso nazionale del Gruppo giovani, nello staff di protezione. Quando a dicembre mi proposero di fare attività&nbsp;byakuren&nbsp;per il corso non ne fui affatto entusiasta. Da tempo stavo recitando Daimoku per partecipare a un corso, ma l’idea di fare attività mi faceva sentire come messa in disparte rispetto agli altri partecipanti… Lì per lì provai una grande sofferenza, non mi sentivo protagonista della mia vita, inoltre pensavo che fosse troppo impegnativo per i miei problemi di salute, e non avevo i soldi. Nonostante questo, sostenuta dalle compagne di fede, decisi di vincere con il Daimoku e di fare una grande esperienza di fede per incoraggiare tutte le giovani donne della mia zona, e non solo. Sentivo che c’era qualcosa di profondo che dovevo affrontare con questa attività. Da otto mesi cercavo lavoro, ma senza alcun successo. Praticavo correttamente, facevo un sacco di attività per gli altri e non capivo perché non emergesse il lavoro giusto per me. A pochi giorni dalla scadenza, inaspettatamente mia madre si offrì di provvedere al pagamento per il corso. Così da metà gennaio con la squadra di protezione incominciammo a incontrarci online per sostenerci, approfondire la fede e soprattutto il legame con il maestro Ikeda. Decidemmo insieme che quello sarebbe stato il nostro punto di origine con il maestro, la base della nostra vita. Inoltre, ogni domenica insieme agli altri giovani partecipanti ci incontravamo al Centro culturale di Livorno per recitare due ore di Daimoku. Ne&nbsp;La nuova rivoluzione umana, capitolo “Protezione assoluta”, si legge:



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«Se siamo in grado oppure no di manifestare uno stato vitale di felicità indistruttibile dipende dalla sincerità del nostro Daimoku e da quanto ci stiamo dando da fare per realizzare&nbsp;kosen-rufu» (NRU, 24, 115)
</blockquote>



Grazie a queste parole del maestro Ikeda capii che la mia pratica fino a quel momento era stata concentrata solo su me stessa e che non mi stavo realmente dedicando a&nbsp;kosen-rufu. Se volevo davvero portare una prova concreta ai giovani della mia zona dovevo sfidarmi nel condividere il Buddismo aprendo la mia vita agli altri e recitando Daimoku per abbracciare l’intero universo. Decisi di cambiare atteggiamento davanti al Gohonzon, di non limitarmi più a pregare per i miei obiettivi, che erano ben chiari e decisi, ma per la felicità di tutte le persone che avrebbero preso parte al corso e per tutte quelle che avrei incontrato quotidianamente. Recitavo due ore di Daimoku al giorno con il desiderio di incontrare persone interessate alla pratica, e così cresceva dentro di me la voglia di donare il gioiello prezioso della Legge mistica a chiunque incontrassi. Nelle settimane successive parlai del Buddismo ad alcune ragazze che frequentano la mia scuola di inglese e una di loro si dimostrò così volenterosa di praticare che iniziò subito a partecipare alle attività della Soka Gakkai. A un mese dall’inizio del corso ricevetti inaspettatamente una proposta di lavoro da un laboratorio chimico a me sconosciuto, al quale non ricordavo di aver inviato la mia candidatura. Desideravo lavorare in un luogo in cui diffondere la pratica buddista e creare molti legami. Prima di partire per il corso visitai l’azienda, constatando che tutte le persone che ci lavoravano erano giovani. Ebbi anche occasione di fare&nbsp;shakubuku&nbsp;al capo che si dimostrò molto interessato al legame esistente tra scienza e Buddismo. Con questa grande vittoria, il 13 marzo sono partita per Chianciano e là abbiamo subito recitato un’ora di Daimoku per tutte le persone che dal giorno successivo avrebbero preso parte al corso. Alcuni di noi erano stati scelti come referenti di una specifica attività, e io avrei dovuto accogliere e prendermi cura delle persone che alloggiavano nel mio hotel, creando empatia e collaborando con il personale dell’albergo. Ero determinata a creare il massimo valore possibile sia per gli ospiti che per il personale.&nbsp; Recitavo Daimoku continuamente dentro di me per risolvere tutti i problemi che emergevano attraverso il dialogo cuore a cuore. A poche ore dal&nbsp;check-out&nbsp;la titolare dell’hotel e una sua giovane dipendente mi chiesero del Buddismo e mi ringraziarono per tutto quello che avevo fatto, per la gentilezza e la premura nell’esporre loro le varie problematiche. Fare attività in questo corso mi ha permesso di acquisire una profonda fiducia nelle persone. I sorrisi calorosi dei giovani e i legami che ho creato con i componenti della squadra di protezione saranno per sempre il mio faro luminoso, e auguro con tutto il cuore a ogni membro del Gruppo giovani di partecipare a un corso della Soka Gakkai nello staff di protezione!



Tornata dal corso avrei dovuto iniziare subito la mia nuova esperienza lavorativa, ma inspiegabilmente tardavano ad attivare il mio contratto. Il 3 aprile, mentre recitavo davanti al&nbsp;Gohonzon desiderando con tutto il cuore che mi chiamassero per iniziare a lavorare, inaspettatamente ricevetti una telefonata dell’Arpae, l’Agenzia Prevenzione Ambiente ed Energia dell’Emilia Romagna, per la quale un anno fa avevo fatto un concorso pubblico e nella quale sognavo da tempo di lavorare. Mi comunicavano che c’era stato un notevole e inaspettato scorrimento della graduatoria e che sarei entrata a lavorare in uno dei loro laboratori chimici già dall’estate! Il 25 luglio ho firmato il contratto di lavoro con Arpae iniziando questa nuova avventura nella città di Ravenna, continuando a recitare tanto Daimoku per percepire la preziosità della mia vita, così com’è, con tutte le sue sfaccettature.&nbsp;Rinnovo la seguente promessa che ho fatto al maestro Ikeda nell’ultima lettera che gli ho inviato, poco prima della sua scomparsa: determino di rispettarmi sempre, di amarmi, di prendermi costantemente cura della mia salute e di tutte le giovani donne, e di continuare a creare valore in ogni momento della mia vita.