Al Salone Internazionale del Libro di Torino si è svolto l’incontro “Youth4Climate e Cooperazione per la Sostenibilità – Verso COP30”, un evento che ha posto al centro il protagonismo giovanile nella lotta al cambiamento climatico. Tra i relatori, insieme al ministro Gilberto Pichetto Fratin, anche Anna Conti, vice presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, in rappresentanza dell’impegno concreto e continuativo dell’Istituto in favore dello sviluppo sostenibile e della giustizia climatica.
Organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), il panel ha offerto uno spazio di riflessione collettiva sulle prospettive del programma Youth4Climate – ormai una delle più significative iniziative a livello globale per il finanziamento e il sostegno di progetti giovanili in ambito ambientale.
Nel corso dell’incontro, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato ufficialmente il rifinanziamento triennale dell’iniziativa, sottolineando la volontà dell’Italia di investire con determinazione nella forza creativa e trasformativa delle nuove generazioni. L’iniziativa, già attiva in oltre cento progetti nei Paesi del Sud globale, si appresta ora a lanciare una nuova Call for Solutions 2025, rafforzando una rete internazionale di giovani innovatori per il clima.
L’intervento di Anna Conti ha evidenziato i punti in comune tra la visione di Youth4Climate e l’impegno della Soka Gakkai: «Youth4Climate incarna perfettamente i valori che promuoviamo ogni giorno: rispetto per la dignità della vita, interdipendenza, fiducia nelle potenzialità dei giovani» – ha dichiarato – «Per questo, da due anni, sosteniamo con convinzione questa iniziativa, contribuendo concretamente al finanziamento di venti progetti guidati da giovani per il clima nei Paesi più vulnerabili del mondo». E ha aggiunto: «Un modo per affermare che i giovani non devono essere considerati semplicemente “attori del domani”, ma protagonisti del presente. Perché quello che i giovani fanno ora, determinerà il nostro futuro. E per questo siamo determinati a finanziare altri progetti nell’ambito di Youth4Climate. Proprio perché crediamo nei giovani e vogliamo che sempre di più possano essere in prima linea nella risoluzione delle sfide globali».



Il direttore UNDP Agostino Inguscio ha poi riconosciuto pubblicamente il ruolo della Soka Gakkai come uno dei partner chiave dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di collaborazioni che permettano ai giovani di accedere a risorse, mentorship e reti internazionali, in un quadro trasparente e realmente trasformativo. Ha poi sottolineato il ruolo strategico delle Nazioni Unite in questo tipo di iniziative, affermando: «Grazie alla rete capillare di uffici UNDP nel mondo, possiamo monitorare le risorse e supportare i giovani nel gestire finanziamenti, un’area che spesso rappresenta un ostacolo per chi ha idee ma poche opportunità di accesso alla finanza.»
Anche Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, ha evidenziato come il nuovo Protocollo d’Intesa con il MASE rappresenti uno strumento fondamentale per favorire la partecipazione strutturata e qualificata dei giovani ai processi decisionali in materia ambientale.
In conclusione del panel, Marco Gervasi, giovane partecipante alla community di Youth4Climate, ha raccontato la sua esperienza in prima linea: «Youth4Climate sta creando un ponte tra i continenti, offrendo ai giovani l’opportunità di confrontarsi e “contaminarsi” reciprocamente attraverso progetti che affrontano in modo concreto la crisi climatica. È un’iniziativa che risponde in particolare al bisogno, molto sentito dai giovani – soprattutto quelli provenienti da contesti rurali nel Sud Globale – di trovare uno spazio credibile in cui le proprie idee possano essere accolte e sostenute. In molte realtà, il problema non è solo proporre soluzioni, ma trovare interlocutori disposti a credere nel potenziale di queste proposte».
Il messaggio emerso in conclusione dell’evento è stato chiaro: la transizione ecologica non può prescindere dal coinvolgimento autentico delle nuove generazioni. L’annuncio del rifinanziamento di Youth4Climate e l’attivazione di tavoli di co-progettazione istituzionale sono segnali fondamentali in un momento storico complesso come quello attuale.
La partecipazione dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai a questo percorso rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’impegno per una trasformazione della società fondata sulla dignità della vita, sul dialogo e sulla responsabilità condivisa. Come ricordato nelle conclusioni dell’incontro, “il cambiamento è possibile, se costruiamo insieme – istituzioni, società civile e giovani – il futuro che vogliamo vedere”.