Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

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15 maggio 2025

Proteggere l’ecosistema delle dune costiere

Intervista a Maurizio Zaccherotti di Legambiente

Per il progetto “Ecosistema DUNA” realizzato da Legambiente Festambiente APS e finanziato con i fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, abbiamo intervistato Maurizio Zaccherotti, naturalista esperto della salvaguardia del litorale dunale.

immagine di copertina

Gli obiettivi del progetto sono la valorizzazione e la conservazione delle dune sabbiose costiere che si trovano in diversi comuni della provincia di Grosseto.
Le spiagge coinvolte sono belle e rinomate, richiamano molte persone, di conseguenza tutelare le dune diventa una priorità al fine di evitare che il turismo di massa possa distruggere un ecosistema così importante.
Questa tutela avviene sia attraverso azioni di ripristino e conservazione dell’ecosistema con degli aspetti più tecnici, sia tramite delle attività di formazione e sensibilizzazione. Con i fondi dell’8x1000 della Soka Gakkai abbiamo ritenuto importante dare molto spazio all’azione di educazione nelle scuole, la trasmissione dei valori del rispetto e dell’impegno sia alla cittadinanza che ai decisori politici, e la promozione di buoni stili di comportamento nei confronti degli stabilimenti balneari, attivando un documento programmatico per far sì che gli stessi stabilimenti diventino delle vere e proprie “sentinelle dell'ambiente”.
Recentemente nell’ambito del progetto è stato istituito un tavolo con alcuni rappresentanti dei Comuni e altri attori, con l’obiettivo di trovare insieme soluzioni per conservare questo meraviglioso ecosistema, che è un tesoro della nostra Provincia.

Le dune sono importanti perché rappresentano un sistema di filtraggio tra il mare e l'entroterra, sono un muro naturale contro l’ingresso del vento salmastro, per proteggere la pineta o i boschi retrostanti. L’apparato dunale è una “zona di mezzo” tra la spiaggia e il bosco ed è anche un corridoio dove si rifugiano diversi animali e dove le piante svolgono un ruolo fondamentale.
Negli anni Cinquanta, per strutturare gli stabilimenti balneari alcune dune sono state distrutte, in queste situazioni l'erosione dei venti è maggiore e si creano delle situazioni di degrado, come ad esempio la riduzione della biodiversità.
Le dune sono un ecosistema molto labile, i fattori che minano la loro integrità sono molteplici ma quello maggiore è il fattore antropico, come quando le persone stazionano con le tende oppure si spostano sulle dune senza utilizzare i corridoi naturali creando calpestio.
La maggior parte delle volte il danno delle persone non è intenzionale, esse credono che le dune siano semplicemente montagne di sabbia. Anche la presenza di cani talvolta è un rischio, durante il periodo della nidificazione di alcune specie importanti, se non sono controllati i cani vanno a mangiare le uova di questi animali.

La cosa interessante è che il progetto sostenuto dai fondi 8x1000 della Soka Gakkai ha implementato qualcosa che, come Legambiente insieme a tutte le altre associazioni e istituti presenti sul territorio, abbiamo attivato ormai dai primi anni del 2000: l’Osservatorio Duna.
Questo osservatorio ha il compito di raccogliere le segnalazioni sia positive che negative di tutto il sistema costiero della nostra provincia e adesso abbiamo integrato anche la possibilità di fare un’analisi qualitativa e quantitativa più approfondita della duna.
Nel percorso con le scuole siamo andati con studenti e studentesse a fare dei veri e propri monitoraggi di natura costiera su larga scala, da Follonica a Capalbio, delle piante presenti sul sistema dunale e della presenza o meno di rifiuti e di erosione.
L'obiettivo dell'Osservatorio Duna e della Banca del germoplasma è raccogliere dati e, laddove possibile, del materiale, come ad esempio il seme di una pianta particolare o in difficoltà. Successivamente verranno piantumati i semi raccolti nelle dune, fatti poi germinare.

La prima parte comprende delle lezioni teoriche e la spiegazione del progetto che si fa sul campo, la seconda parte è costituita da vere e proprie escursioni dislocate sull'apparato dunale di quasi tutta la Provincia. Per i giovani queste lezioni di ecologia applicata sono molto interessanti.
Durante le escursioni gli studenti hanno delle schede didattiche e proprio come dei ricercatori fanno un monitoraggio guidati dagli esperti. Nel tratto che va dal mare fino a venticinque metri nell’entroterra, identificano la presenza sia di alcune piante che della fauna, ma anche di rifiuti e dello stato di erosione delle dune. La scheda cartacea viene usata da loro per raccogliere tutte le informazioni. L’obiettivo è che le classi che hanno fatto il monitoraggio possano poi tornare nel momento in cui andiamo a ripiantumare le specie ritenute importanti per l’ecosistema.

Ognuno di noi può fare qualcosa. Le persone dovrebbero essere curiose e appassionate e non sentirsi solo turisti o abitanti che camminano lungo la costa.
Se nel nostro quotidiano quando andiamo in giro negli ambienti naturali notiamo qualcosa che non va è importante condividerlo. Ci sono ormai tantissime opportunità di condivisione.
Fino a qualche anno fa la conoscenza della natura e le sue risorse era riservata agli addetti ai lavori, i ricercatori, gli studiosi, ecc. Oggi il cittadino stesso diventa un ricercatore perché abbiamo la possibilità di conoscere le piante o di segnalare alle autorità competenti i casi in cui qualcuno o qualcosa crea disturbo a quell’ecosistema.
Noi abbiamo lanciato attraverso il progetto anche una mostra fotografica con questo obiettivo.
Chiunque può inviare le proprie foto fatte con il cellulare per valorizzare quell’ambiente al fine di migliorare la consapevolezza che quello è un ecosistema importante da preservare. In questo modo ognuno si trasforma in una “sentinella dell'ambiente”. Alla fine vorremmo stampare le foto migliori e allestire la mostra a Festambiente che si tiene ad agosto a Grosseto.
Negli ultimi anni è aumentata la pressione antropica però è anche aumentata la sensibilità ambientale, ad esempio la società civile si organizza per la pulizia della spiaggia o del bosco. Questo è sicuramente un messaggio positivo.

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