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13 aprile 2023

Perché è meglio non girare pdf o foto di articoli e libri nelle chat?

Risposta a cura di Mauro Ciullo, membro del comitato di studio nazionale

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Le nostre riunioni si basano spesso su materiali tratti dalle nostre riviste e dai libri Esperia. Per coinvolgere i membri il più possibile, io stesso ero solito inviare i file pdf delle pagine dei materiali, finché un responsabile mi ha fatto notare che è meglio non farlo. Potreste spiegare perché è meglio non girare i file pdf nelle chat dei gruppi?

Le nostre attività, inclusa la riunione mensile di studio, si basano sempre sullo spirito per cui approfondire «anche una sola frase o un solo verso» (RSND, 1, 29) del Buddismo – che sia un passo del Gosho o del Sutra del Loto, o uno scritto del maestro Ikeda – rappresenta un nobile sforzo che produrrà infiniti benefici. E aiutare i nostri compagni di fede a reperire il materiale per poterlo fare è un’azione altrettanto nobile. 
Da questo punto di vista, permettere a una persona di leggere anche un solo passo del Gosho o di un incoraggiamento del maestro Ikeda è già un grande risultato.
Volendo però approfondire la questione, è importante rendersi conto che dovremmo aiutare le persone a entrare in contatto diretto con gli scritti di Nichiren Daishonin e del presidente Ikeda, dando loro l’opportunità di ricercare attivamente e personalmente le parole del maestro, ad esempio abbonandosi alle riviste o procurandosi un libro, in modo da poter scoprire e approfondire il vasto e prezioso materiale a disposizione.
Lo studio del Buddismo è infatti uno studio attivo e lo spirito di ricerca delle persone non si sviluppa limitandosi a ricevere “passivamente” gli scritti e i materiali per le riunioni.
Tutto questo, naturalmente, senza mai dare per scontati gli sforzi di ogni persona nell’abbonarsi o nel comprare un libro. Realizzando questa esperienza la nostra vita risulterà incredibilmente arricchita e nel tempo creeremo nel nostro cuore l’allenamento ad approfondire il Buddismo alimentando il nostro spirito di ricerca.

Oltre a questo, ci sono alcune questioni concrete che è bene tenere in considerazione: ad esempio, diffondere file pdf o fotografie di pagine di libri o di riviste è qualcosa che è sempre preferibile non fare, anche nell’ottica del rispetto della proprietà intellettuale ed economica dell’opera, come ben spiegato dalle leggi vigenti sul diritto d’autore (copyright). 

D’altra parte, spesso queste “scansioni” diffuse sulle chat dei gruppi non ottengono il risultato desiderato ma, paradossalmente, allontanano le persone dallo studio: basti pensare a quanto può essere difficoltoso “leggere” un testo presente in una foto… magari dallo smartphone. 
Anche per quanto riguarda le nostre riviste, è importante trasmettere ai membri la consapevolezza che sottoscrivere l’abbonamento non è soltanto la condizione per poter disporre di un ricco materiale per approfondire il Buddismo, ma è anche un modo per sostenere lo sviluppo delle riviste stesse e consentirne l’esistenza, nel presente e nel futuro. Un modo quindi di sentirsi parte attiva della vita della nostra organizzazione, come protagonisti che contribuiscono concretamente al movimento di kosen-rufu

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