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3 luglio 2025

Daimoku europeo 6 luglio

In commemorazione del 3 luglio, Giorno di maestro e discepolo, siamo tutti e tutte invitati a unirci al Daimoku europeo domenica 6 luglio dalle ore 11 alle ore 12

immagine di copertina

Cari amici e amiche di tutta Europa,
Il 16 luglio 1260, Nichiren Daishonin presentò il suo trattato più importante, Adottare l'insegnamento corretto per la pace nel paese, un appello dal profondo del cuore per salvare l’umanità intera.
Il 3 luglio 1945, il presidente Josei Toda, dopo essere stato incarcerato dal governo militarista giapponese, fu rilasciato dalla prigione. Ne uscì pervaso dallo stesso ardente desiderio e dalla stessa promessa del suo maestro, Tsunesaburo Makiguchi: «Eliminare l’infelicità e la miseria dal mondo» e realizzare la pace nel mondo attraverso la diffusione del Buddismo di Nichiren.
Misticamente, nello stesso giorno del 1957, nel pieno della sua strenua lotta per realizzare la visione del suo maestro, Ikeda Sensei fu arrestato e incarcerato ingiustamente, dietro false accuse dalle quali fu poi completamente scagionato. Il 3 luglio è quindi ricordato e celebrato dai membri della Soka Gakkai di tutto il mondo come il Giorno di maestro e discepolo.

Alla luce di queste due importanti date, il mese di luglio ha un profondo significato per ognuno e ognuna di noi. Pertanto, vi invitiamo il 6 luglio a unirvi al nostro Daimoku europeo e a raccogliere il testimone affidatoci da Nichiren Daishonin e dal nostro eterno maestro Ikeda Sensei, per “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”, una pace di cui il mondo di oggi ha un disperato bisogno.
Sui notiziari vediamo sempre più servizi sui gravi conflitti che infuriano, si intensificano e aumentano, con cessate il fuoco apparentemente irraggiungibili. Ogni ora porta con sé altre vite spezzate e disperazione in terre che hanno già sopportato sofferenze intollerabili. Ci uniamo agli appelli della società civile e della comunità internazionale che chiedono la fine immediata delle ostilità e il ritorno al dialogo.
Oltre ai terribili conflitti che vediamo trattati dai media, sono attualmente in corso nel mondo più di cinquanta conflitti armati, che coinvolgono direttamente o indirettamente oltre novanta paesi. Dal Myanmar al Sudan, dallo Yemen alla Repubblica Democratica del Congo, guerre apparentemente dimenticate si combattono ogni giorno, provocando centinaia di migliaia di vittime e milioni di sfollati.
In un contesto così drammatico, desideriamo ribadire le parole del nostro maestro, Daisaku Ikeda, tratte dal romanzo La rivoluzione umana: «Nulla è più barbaro della guerra. Nulla è più crudele» (RU, 1).

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