Il concetto di compassione è il cuore stesso della visione buddista della vita. Ma cosa si intende esattamente con questo termine? E qual è la differenza tra l’accezione buddista di compassione e quella corrente in occidente? Nell'accezione comune la compassione - in latino cum patior, "soffro con", è un sentimento per il quale un individuo percepisce la sofferenza altrui desiderando di alleviarla. La compassione implica quindi prima di tutto un “patire insieme”, un immedesimarsi nella condizione dell’altro.
Questa condivisione emotiva, questa capacità empatica di sentire la sofferenza dell’altro “come fosse la propria”, rappresenta di per sé una grande sfida: infatti ci vuole coraggio per aprirsi alla vita di un'altra persona, perché l’istinto ci porta naturalmente a proteggerci dal dolore, a sfuggirlo, a prendere le distanze, a ignorarlo.
Il primo passo quindi è vincere questa riluttanza e fare appello alla forza, al coraggio che c'è dentro di noi per accogliere la vita dell'altro, per ascoltarne i problemi e le lotte, per condividerne sinceramente la tristezza e abbracciarla.
Il maestro Ikeda afferma:
902 |
13 febbraio 2025
Che cos'è la compassione?
La compassione è il cuore stesso della visione buddista della vita. Tuttavia non è facile condividere empaticamente le sofferenze degli altri come fossero le nostre. Per questo la compassione rappresenta di per sé una grande sfida…

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