Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

22 dicembre 2025 Ore 07:37

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Liberi di non subire

Ovvero come cambiare il copione quando la vita è un film che non ti piace e soprattutto da comparsa diventare protagonista. Perché quando la mente è un “cavallo ribelle” domare non significa reprimere ma sapersi esprimere

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Ovvero come cambiare il copione quando la vita è un film che non ti piace e soprattutto da comparsa diventare protagonista. Perché quando la mente è un “cavallo ribelle” domare non significa reprimere ma sapersi esprimere Rompiamo i luoghi comuni: nell’uso corrente, l’espressione “dominio di sé” evoca sensazioni come autocontrollo o malcelata autorepressione delle proprie (talvolta sgradite) caratteristiche. Non si tratta di questo. Nel Buddismo il dominio di sé, o “padronanza della mente”, è un punto di snodo, proprio per questo forse molto fraintendibile, ma importante: «Il Budda scrisse che dobbiamo diventare padroni della nostra mente e non lasciare che la mente sia la nostra padrona. È questo che intendo quando ti spingo a rinunciare persino al tuo corpo e a non risparmiare mai la tua vita per il Sutra del Loto» (Lettera a Gijo-bo, SND, 5, 4). Daisaku Ikeda, perfino per affrontare problemi della portata del terrorismo internazionale, nella…

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