Dal 17 al 19 ottobre si sono riuniti a Roma centotrenta giovani e rappresentanti delle maggiori organizzazioni giovanili internazionali, provenienti da sessanta paesi del mondo, tutti di età inferiore ai trent’anni, per l’iniziativa “Youth4Climate: Sparking Solutions 2023” organizzata da UNDP (Centro del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) congiuntamente al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. All’evento ha partecipato anche l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che ha finanziato Youth4Climate contribuendo ad aumentare il numero dei progetti vincitori del bando attraverso i fondi dell’8x1000, permettendo così a un maggior numero di giovani di ricevere un sostegno economico.
Youth4Climate mira innanzitutto a incrementare la consapevolezza e l’azione per fermare i cambiamenti climatici a partire dai giovani. Quattro sono le aree tematiche di intervento del suo programma: educazione al clima, energia, alimentazione e agricoltura, sostenibilità urbana.
Nella giornata del 19 ottobre, presso la Casina di Piazza Madama, al termine di una tre giorni ricca di sessioni ed eventi, gli “under 30” a confronto con le istituzioni hanno presentato i progetti per attuare azioni contro il cambiamento climatico. Nel corso dell’iniziativa si é svolta una cerimonia di premiazione per sostenere le proposte più innovative. Erano presenti tra gli altri, il Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e numerosi ospiti d’eccellenza.
Anche il presidente della Soka Gakkai italiana, Alberto Aprea, è intervenuto durante la cerimonia, mettendo in luce come gli ideali dell’umanesimo buddista siano perfettamente in linea con gli obiettivi del progetto, specialmente in riferimento all’importanza di incoraggiare le giovani generazioni a essere i protagonisti nella risoluzione dei problemi globali. Nel suo discorso ha condiviso queste parole:
«Avere cura dell’ambiente equivale ad avere cura della vita stessa. Umanità e natura, società e universo interiore, sono intimamente connessi, e la desertificazione dell’ambiente naturale rispecchia la desertificazione spirituale degli esseri umani. Perciò, il solo modo per proteggere la nostra Madre Terra e stabilire una pace duratura è attraverso un radicale cambiamento interiore, una trasformazione dei princìpi su cui si basa il nostro cuore»
Il presidente Aprea ha inoltre presentato la campagna “Cambio io Cambia il mondo” che, coerentemente con la visione buddista della vita e dell’ambiente, promuove in tutta Italia una mostra con l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze sulla necessità di agire, ora, per la lotta ai cambiamenti climatici.I giovani partecipanti hanno potuto presentare i loro progetti, condividere innovazioni e buone pratiche, conoscersi, interagire. Ogni giovane ha partecipato in rappresentanza della propria comunità locale, dimostrando l’importanza di coinvolgere i contesti più diversi, poiché da ciascuno di essi possono nascere idee innovative per contrastare il cambiamento climatico a livello globale.