Ho iniziato a praticare nella primavera del 1988, a ventitré anni. Avevo lasciato gli studi universitari, soffrivo di crisi di autolesionismo, uscivo quasi tutte le sere e tornavo a casa all’alba, ubriaca e non solo. I miei familiari erano disperati. Io invece credevo di essere felice e ho iniziato a recitare Nam-myoho-renge-kyo attratta dall’idea di poter realizzare ogni mio desiderio. Il primo beneficio è stato vedere con chiarezza la mia vita: un disastro! Così ho iniziato la mia rivoluzione umana. Ricordo una guida di Sensei che incoraggiava i giovani a mirare a vent’anni di pratica, a me sembrava un tempo interminabile eppure in quei primi vent’anni, dal 1988 al 2008, è successo di tutto: ho ripreso a studiare e mi sono laureata superando tredici esami in un anno; ho intrapreso la prima relazione stabile con un uomo che ha iniziato a praticare per dimostrarmi il suo amore e poi è diventato…
Vincere per il mio maestro
Maria Chiara Cudillo, Roma
Report riunioni donne e giovani donne
La perseveranza costante nella pratica buddista, studio, Daimoku, shakubuku e il legame con il maestro hanno consentito a Chiara di costruire la sua vita professionale, la sua famiglia, e di affrontare con coraggio anche le più grandi e inaspettate prove

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