Durante gli anni di scuola ho sempre avuto un rapporto particolare con i professori. Alcuni di loro sono riusciti a ispirarmi profondamente: mi hanno fatto amare la loro materia, al punto da voler approfondire gli argomenti anche al di fuori delle lezioni, guardando video su YouTube o leggendo libri. Altri, invece, mi sembravano incapaci di insegnare in modo coinvolgente, e credevo che il loro metodo fosse il modo migliore per soffocare la curiosità e la creatività degli studenti. Alcuni li trovavo giusti e rispettosi nel rapporto con noi alunni, altri invece li percepivo prepotenti e poco comprensivi.
Probabilmente, leggendo queste righe, alcuni si saranno riconosciuti in queste parole. Alcuni si saranno sentiti fortunati, altri forse sfortunati. In ogni caso, è importante ricordare che sono proprio le difficoltà a farci crescere come esseri umani.
Le sfide che incontriamo nello studio e nei rapporti con i professori ci permettono di scoprire il significato più profondo dell’educazione e della scuola.
Il filosofo francese Jacques Maritain (1882–1973) sosteneva che il vero scopo dell’educazione fosse quello di formare un autentico essere umano. L’educazione non è un concetto astratto, ma una continua lotta con la realtà, che contribuisce a plasmare il nostro carattere: una grande impresa e una missione profonda (NR, 344).
Anche Ikeda Sensei sottolinea questo aspetto, parlando del valore dei voti scolastici:
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7 maggio 2025
Vincere nella scuola e nel rapporto con i professori
Rino Voto, vice responsabile nazionale del Gruppo futuro
Nell’editoriale di maggio, il vice responsabile nazionale del Gruppo futuro, Rino Voto, approfondisce il tema del rapporto con i professori e di come affrontare i momenti più difficili a scuola con il desiderio di incoraggiare tutti i ragazzi e le ragazze a concludere con delle grandi vittorie quest’anno scolastico!

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