Un giorno davanti al Gohonzon riconobbi le mie debolezze di madre, i sensi di colpa e il fatto di considerare mio figlio come la causa della mia sofferenza. Non riuscivo ad accettarlo così com’era. Ero io che gli impedivo di crescere, ero io che dovevo cambiare! Iniziai a praticare nel ’96, all’epoca in tutta la provincia di Belluno c’era solo un gruppo. Avevo trent’anni e un figlio di undici, dal cui padre mi ero separata quando lui aveva cinque anni. Nel ’97 ricevetti il Gohonzon e accettai la responsabilità di gruppo. Non era facile in una provincia montana dove c’erano pochi membri sparsi su un territorio molto vasto. Fin dalla prima elementare mio figlio andava male a scuola. Non faceva nessuno sforzo per portare a termine qualcosa, era disattento e aveva un ricco repertorio di bugie per giustificare quelli che io non mancavo mai di sottolineare come suoi difetti. Ero…
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