Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

20 aprile 2024 Ore 08:03

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Una gioia che nessuno può togliermi

Stefania Papini, Pietrasanta (LU)

Cadendo e rialzandomi mi sono liberata dall’attaccamento e dal bisogno di avere accanto mio marito, imparando ad amarlo come una parte della vita

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Cadendo e rialzandomi mi sono liberata dall’attaccamento e dal bisogno di avere accanto mio marito, imparando ad amarlo come una parte della vita Ho incontrato il Buddismo nel 1986: da cinque anni ero ammalata di depressione, con attacchi d’ansia che mi paralizzavano, costringendomi a letto. L’energia rimasta si perdeva nella disperazione e nella rabbia verso me stessa e chi mi stava intorno. La “Stefania rivoluzionaria” che aveva lottato per cambiare il mondo era sopraffatta da qualcosa di profondo che non sapeva combattere. Nonostante i farmaci, non c’erano miglioramenti, così mio marito, dopo tensioni e litigi, nel dicembre del 1985 se ne andò. Le mie condizioni peggiorarono. Fu allora che Claudine, mia migliore amica e medico, tornò a parlarmi del Buddismo: iniziai a fare Daimoku sostenuta da lei e Anna, due delle quattro o cinque persone praticanti allora in Versilia. Grazie al Daimoku recuperai l’energia per alzarmi e fare quei gesti…

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