Abbiamo chiesto a Silvia, Roberto e Laura cosa significa per loro la relazione maestro-discepolo Silvia Larese, Milano Ho iniziato a praticare il Buddismo nel 2003 e da subito, nonostante fossi una giovane donna che non accettava consigli, le parole di sensei sono arrivate dritte al mio cuore. Spinta dalla curiosità di comprenderne il motivo e impossibilitata a incontrarlo, ho iniziato ad approfondire col Daimoku questa relazione. Successivamente ho potuto partecipare a tre corsi SGI in Giappone dove l’ho incontrato. Ho avuto modo di capire che averlo vicino non significa stare nella stessa stanza, bensì spingere la propria vita nella direzione del suo stesso desiderio. In questi anni di pratica ho avuto diverse occasioni di toccare con mano che il presidente Ikeda, nonostante la distanza e la comunicazione non diretta, è sempre a conoscenza delle mie lotte: mi ha raggiunto con un regalo o un messaggio nei momenti di sofferenza. Un…
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