Io e mio marito avevamo un grande obiettivo: che ci fosse almeno un praticante a Chamonix. Era il nostro modo per esprimere gratitudine a Daisaku Ikeda. In questo siamo stati sostenuti da italiani e francesi Sono nata a Ravenna e dal 2007 vivo a Chamonix. Quando io e mio marito ci siamo trasferiti qui non c’erano altri praticanti. All’inizio partecipavo alle attività insieme ai membri di Courmayeur. Dicevo a tutti che mi sentivo come a Sado: in mezzo alla neve e senza compagni di fede nei paraggi. Per andare a una riunione di discussione della Soka Gakkai francese occorreva scendere tra le montagne per una buona mezz’ora. Inoltre, il fatto di avere due figli piccoli, complicava ulteriormente la situazione. Da subito abbiamo avuto il desiderio di avere un luogo di riunione anche a Chamonix. Mi hanno incoraggiato molto le esperienze lette sul Nuovo Rinascimento che parlavano della collaborazione tra i…
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