Matteo P., Roma Ho visto la bellezza della relazione tra maestro e discepolo nel viso di Francesca che tra le lacrime suonava il violino, nell’umiltà e sincerità di chi offriva la propria voce, nella freschezza dei giovanissimi, in Marta che, all’esterno, cercava i ragazzi, uno a uno, per dare loro il biglietto d’ingresso. Paolo M., Torino Come soka-han, non sono stato quasi mai in sala, ma proprio per questo ho promesso ancora più forte al mio maestro che da ora in poi ci penserò io, di non preoccuparsi! Diventerò forte e stabile davanti a qualsiasi circostanza, come uno scoglio di fronte al mare in tempesta. Martina G., Genova Quando mi hanno detto che potevo partecipare alla riunione di Roma, ho pensato: «Ah, va bene» ed ero tranquilla. Poi ieri sera all’idea di recitare Gongyo insieme a cinquemila persone mi sono emozionata. Leoluca C., Castelfranco Veneto (TV) Essere qui per me è già una grande prova…
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