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1 aprile 2023

Tenete alto il fiero vessillo Soka!

Daisaku Ikeda

aprile 2023

L'ultimo emozionante scambio di sguardi tra Makiguchi e Toda, fondatori della Soka Gakkai, nel quartier generale della polizia di Tokyo. Ottantant'anni dopo, il loro spirito coraggioso e compassionevole continua a ispirare gli sforzi di chi si impegna attivamente nel dialogo per creare un mondo più umano e pacifico

immagine di copertina
Foto di Daisaku Ikeda, Tokyo, aprile 2021

Il legame spirituale tra maestro e discepolo è estremamente profondo e libero.
L'ultimo incontro tra Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda si concentrò in un istante, poco dopo che erano stati arrestati per le loro convinzioni religiose.[1] Si incrociarono nel corridoio del quartier generale della polizia mentre Makiguchi veniva trasferito in un centro di detenzione. Toda gridò, con il cuore colmo di mille emozioni: «Sensei la prego, abbia cura di sé!». In seguito, rivolgendosi al suo defunto maestro durante una cerimonia commemorativa, disse: «Sensei, lei annuì senza dire una parola. Nel suo portamento e nei suoi occhi ho visto una compassione e un coraggio infiniti».
Tutto questo accadeva ottant’anni fa. Oggi, lo spirito dei primi tre presidenti continua ad ardere intensamente negli sforzi dei campioni di kosen-rufu che seguono il loro esempio impegnandosi attivamente nel dialogo per creare un mondo più umano e pacifico. Riesco a immaginare i presidenti Makiguchi e Toda, con i volti luminosi e sorridenti, mentre ci lodano e vegliano su tutti noi.
Ne Il conseguimento della Buddità in questa esistenza, un Gosho che Makiguchi aveva molto a cuore, Nichiren Daishonin scrive:

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