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21 marzo 2024

Roma Senzatomica: inaugurata la mostra per il disarmo nucleare

Numerosi ospiti istituzionali e rappresentanti delle confessioni religiosi e della società civile si sono riuniti nel pomeriggio del 20 marzo per l’inaugurazione della mostra, in esposizione da oggi, 21 marzo, fino al 18 maggio 2024 negli spazi monumentali dell’Ospedale delle Donne

immagine di copertina

In un’atmosfera di grande gioia, attenzione ed entusiasmo circa duecento persone hanno partecipato all’evento di inaugurazione di Roma Senzatomica, aperto dall’intervento musicale di Margherita Ramirez che con il clarinetto ha intrattenuto i presenti suonando Hommages a Bach di Bela Kovacs.

Alberto Aprea, presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti presenti, appartenenti al mondo religioso, civile e istituzionale, sottolineando come «promuovendo valori quali la compassione e la giustizia sociale, le religioni potranno svolgere un ruolo significativo per costruire la felicità del genere umano e la pace nel mondo».

È quindi intervenuta Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola, formazione e lavoro di Roma Capitale, che ha condiviso l’ampia portata della mostra Senzatomica e i suoi obiettivi quanto mai attuali: «Le continue minacce al ricorso alle armi atomiche hanno riportato il tema al centro dell’attenzione e dell’opinione pubblica. Ed è bene che ci rimanga, per non assuefarci alla minaccia e al ritorno alle armi. Questa mostra è un contributo prezioso per farci riflettere sul nostro stare al mondo, cosa vogliamo oggi e domani per la nostra comunità nazionale e internazionale, e cosa possiamo mettere in gioco per trasformarlo».

Pratelli ha anche sottolineato l’impegno contro le armi nucleari di Roma Capitale, che recentemente ha firmato una mozione che invita all’assunzione di responsabilità nell’aderire all’appello delle città promosso in tutto il mondo da ICAN e ad apporre la firma del sindaco in calce al Trattato per l’abolizione delle armi nucleari (TPNW).

Nel suo discorso il Prefetto e Direttore centrale degli Affari dei culti Alessandro Tortorella ha auspicato un coinvolgimento da parte di ogni persona in favore della causa della pace che ogni credo e confessione abbraccia e sostiene: «Chi rappresenta un’istituzione, una prefettura o un comune ha una responsabilità giuridica e morale più ampia, ma ciascuno di noi, svestendo i panni istituzionali, ricopre nella quotidianità il ruolo di cittadino di questa città, di questo paese e di questo pianeta. Quindi spetta a ognuno di noi, giovani e adulti, cercare di fare anche un piccolo sforzo. Cerchiamo ciascuno nel nostro piccolo di diventare difensori e protettori dei nostri mondi».

Ospite internazionale all’inaugurazione di Senzatomica Daniel Högsta, Direttore esecutivo dell’International Campaign to Abolish Nucelar Weapons (ICAN), che ha espresso il suo entusiasmo e la sua gratitudine nei confronti della mostra Senzatomica: «Non solo è ricca di informazioni, scienza, fatti e storie umane che rivelano la verità sulle armi nucleari, ma lo fa in un modo nuovo e attrattivo progettato per motivare le persone, non per deprimerle».

Michela Pasi, vice presidente del comitato Senzatomica, ha concluso gli interventi raccontando la sua personale esperienza come attivista per il disarmo nucleare. Michela era presente l’anno scorso a Hiroshima come rappresentante italiana alla conferenza del G7 youth summit e ha condiviso le sue emozioni da lei vissute in quei giorni: «Faccio fatica a descrivere a parole l’effetto che fa camminare per le strade del centro di Hiroshima e la potenza delle testimonianze raccolte presso il Museo della pace. Ci sono ancora alcuni brandelli di vestiti delle vittime, giocattoli, fotografie, i disegni realizzati dai sopravvissuti di quello che hanno visto…». E ha incoraggiato ciascuno dei presenti a ricordarsi del potere di cui è dotato: «Quello che noi possiamo fare può avere un impatto molto più grande di quello che pensiamo. Senzatomica ci ricorda proprio questo. Questa mostra è un punto di partenza che ci darà gli strumenti per diventare agenti promotori di un cambiamento virtuoso che parte dal basso».

Dopo l’esibizione del Monologo n.3 di Koch, l’inaugurazione è terminata tra gli applausi con il taglio del nastro e un tour della mostra dedicato agli ospiti.

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