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10 ottobre 2025

Riunione di scambio Italia – Giappone

Domenica 26 ottobre 2025 dalle 10:00 alle 11:30

Locandina riunione 26 ottobre ore 10:00-11:30 in diretta streaming

Dopo le attività che abbiamo organizzato in estate insieme alla delegazione dei responsabili giovani della Soka Gakkai Internazionale che è venuta a visitare l’Italia, ci aspetta una nuova, bellissima iniziativa che coinvolgerà ogni angolo del nostro paese… e non solo!

Domenica 26 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 11:30, si terrà una riunione di scambio con i giovani della regione del Chubu, che vedrà collegati online in diretta i giovani italiani e i giovani giapponesi.

Si tratta del primo evento di questo tipo, il cui scopo è costruire una rete solidale di giovani che abbracci il mondo intero, proprio nell’anno del 50° anniversario della Soka Gakkai Internazionale, fondata dal maestro Ikeda nel 1975.
Questa riunione tra Italia e il Chubu fa parte di un’attività che coinvolge anche altri Stati europei (Regno Unito, Spagna, Francia e Germania), ognuno dei quali farà una riunione analoga con altre regioni del Giappone (Tohoku, Hokkaido, Shin’etsu e Hokuriku).
È un punto di partenza per la creazione di meravigliosi legami di amicizia, la cristallizzazione del desiderio del maestro Ikeda, un ulteriore passo in avanti per generare un impeto irrefrenabile per la pace e la coesistenza armoniosa.

Per questa riunione dal Chubu saranno collegati i Centri culturali di Aichi, Mie e Gifu. Per quanto riguarda l’Italia, gli interventi saranno trasmessi dal Centro culturale di Roma e interverranno anche i giovani da Milano e da Firenze per dei calorosi saluti.
Ma questa attività non coinvolge solo queste città! Sarà infatti fornito un link per poter assistere in diretta alla riunione. La riunione è rivolta ai giovani e potranno partecipare tutti e tutte coloro che lo desiderano: membri, simpatizzanti e persone nuove, compresi gli studenti e i giovanissimi del Gruppo futuro.
Sono previsti incoraggiamenti, esperienze e contributi artistici.

Il suggerimento è di organizzare la proiezione nei Centri culturali. Qualora non fossero presenti o disponibili i Centri culturali, o avessero una capienza non sufficiente ad accogliere tutti i giovani, si potrà organizzare la proiezione in diverse case, ad esempio al livello di capitolo, riunendo circa dieci o quindici persone, in base alla capienza della casa.
A ciascun luogo è richiesto di raccogliere la statistica dei partecipanti, indicando il numero di membri, simpatizzanti e persone nuove.
È perciò importante coordinarsi con i propri responsabili regionali giovani sia per ricevere il link per assistere alla riunione che per comunicare prontamente la statistica appena terminerà la riunione.

La determinazione alla base di questa attività è che ogni persona che vi parteciperà, che pratichi da tempo o che debba ancora iniziare a farlo, possa sperimentare una felicità autentica e cogliere l’occasione per decidere di realizzare una grande vittoria.
Tutti gli sforzi che faremo nella nostra rivoluzione umana e nel condividere il Buddismo con i nostri amici e amiche sono il modo migliore per assicurare il successo di questa riunione di scambio tra Italia e Chubu, che apre la strada alla creazione di legami di amicizia tra i giovani di tutto il mondo e portare avanti la visione di pace che ci ha affidato il nostro maestro Daisaku Ikeda, come leggiamo nell’appello che nel 2018 ha scritto insieme al premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel, dal titolo Per i giovani del mondo, appello alla resilienza e alla speranza:

«Ci rivolgiamo ai giovani del mondo affinché si uniscano per affrontare le importanti sfide dell’umanità e divengano costruttori della propria vita e della storia del nuovo millennio. Siamo assolutamente certi che se i giovani sapranno unirsi, potranno trovare soluzioni per percorrere insieme nuove strade di convivenza, di resilienza e di speranza. Pur rimanendo ognuno nel proprio luogo d’appartenenza e mantenendo la propria identità culturale e spirituale, essi potranno generare un impeto irrefrenabile di azioni positive e collettive» (NR, 630, 17)

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