Una volta messi da parte orgoglio e rabbia che tenevano distanti madre e figlia, sono emersi sentimenti di rispetto e gratitudine. Insieme all’agognata indipendenza, arrivata per tutt’e due Ho iniziato a recitare Daimoku otto anni fa, prima di partecipare alle riunioni, in linea con ciò che mi era stato insegnato dalla mia mamma: fai da sola, non hai bisogno di nessuno e soprattutto… non chiedere! Non avevo cose particolari da risolvere, o per lo meno così pensavo, fino a quando la pratica buddista mi ha messo davanti alla meravigliosa e temibile opportunità di guardare dentro me stessa, ascoltare i miei bisogni e decidere liberamente se voler affrontare o meno la mia vita indipendentemente da quella che ero. Nessuno mi aveva insegnato che io sono un Budda e come tale “perfettamente dotata”. Ho fatto esperienze meravigliose cercando di mettere ogni giorno in pratica questo insegnamento, a volte con fatica, attraverso le…
Qualcosa da dirci
Fabiola Camuti, Roma
Una volta messi da parte orgoglio e rabbia che tenevano distanti madre e figlia, sono emersi sentimenti di rispetto e gratitudine. Insieme all’agognata indipendenza, arrivata per tutt’e due
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