«Alternavo ricoveri in ospedale a periodi di degenza a casa. In quei mesi, la mia famiglia ritrovata mi ha aiutato e ho anche sentito fortissimo il Daimoku dei miei amici» Mi chiamo Andreina ma gli amici adesso mi chiamano Andrea. Quando ho incontrato la pratica, nel 1988, avevo ventun’anni e lavoravo nella tabaccheria di famiglia, gestita da mia madre. Vivevo serena, senza dar troppo peso a tante cose. Prima fra tutte il rapporto, pressoché inesistente, con mio fratello: con lui, sua moglie e sua figlia ci consideravamo poco più che degli estranei. Non ricordo quando sono cominciati i dissidi in famiglia. Quando sono nata, mio fratello aveva già ventun’anni e in casa si vedeva ben poco. Perché non usare la pratica per evolvere questa situazione? Dopo anni di Daimoku, ancora nel 1996 non era cambiato nulla. In preda allo sconforto, sono tornata davanti al Gohonzon decisa a riunire la famiglia.…
“Prolungare” la vita
Andrea Spano, Poggio Renatico (FE)
«Alternavo ricoveri in ospedale a periodi di degenza a casa. In quei mesi, la mia famiglia ritrovata mi ha aiutato e ho anche sentito fortissimo il Daimoku dei miei amici»
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