Inizialmente fui felice del cambiamento: vivevo in una bella abitazione, con l’uomo che amavo, il lavoro desiderato e nessun problema economico. Dopo pochi mesi però iniziai a provare uno strano e doloroso senso di solitudine Ragazza ribelle e autolesionista ho trascorso una parte della mia adolescenza saltando la scuola, assumendo droghe chimiche e alcol e ferendomi con dei cocci di vetro alle braccia e ai polsi. Sono cresciuta con un disagio profondo, lottando contro i miei genitori, contro me stessa e contro il mondo degli adulti, che sentivo incomprensibile e dal quale mi percepivo incompresa. Tutto questo mi ha spinto, attorno ai vent’anni, ad avere diverse relazioni occasionali, col desiderio, inappagato, di essere amata. Per anni ho riempito il vuoto ridendo, mentre il mio cuore piangeva, oppure sfidandomi con azioni forti, adrenaliniche, come vagare da sola di notte in quartieri malfamati oppure camminare in mezzo a strade buie e trafficate.…
Principessa di un castello di sabbia
Marianna Bonso, Mestre (VE)
Inizialmente fui felice del cambiamento: vivevo in una bella abitazione, con l'uomo che amavo, il lavoro desiderato e nessun problema economico. Dopo pochi mesi però iniziai a provare uno strano e doloroso senso di solitudine
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