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11 dicembre 2023

Per mettere fine a tutte le guerre. Oppenheimer e la bomba atomica

Un gruppo di studenti della Soka Gakkai partecipa a un evento per il disarmo nucleare che si è tenuto nella mattinata di oggi, 11 dicembre, presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati

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Un evento per il disarmo nucleare si è concluso da poco presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Hanno partecipato duecento studenti da diverse scuole e università, tra cui un gruppo di studenti della Soka Gakkai. L’evento è stato promosso dall’Onorevole Laura Boldrini, Coordinatrice dell’Intergruppo per il Disarmo Nucleare, che recentemente ha partecipato alla seconda Conferenza degli Stati parte del Trattato per il disarmo nucleare a New York.
È stato presentato il documentario dal titolo “To end all wars. Oppenheimer and the atomic bomb”, sulla vita del fisico Oppenheimer, che ha guidato il Progetto Manhattan che ha dato vita alla bomba nucleare.

Sono intervenuti l’Onorevole Andrea Quartini, membro dell’Intergruppo per il disarmo nucleare, Enza Pellecchia, vicepresidente del Comitato Senzatomica e Coordinatrice della Rete delle Università Italiane per la Pace e Francesco Vignarca, Coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo.

L’incontro è stato aperto dall’onorevole Boldrini che ha parlato del disarmo nucleare come di «unica salvezza dell’umanità», raccontando del suo incontro con Toshiko Tanaka, una delle sopravvissute al bombardamento nucleare. In un momento critico come quello attuale, in cui da più Stati è stata avanzata la minaccia dell’uso delle armi atomiche, è quanto mai urgente risvegliarci al nostro ruolo per il disarmo nucleare. I giovani e gli studenti sono cruciali: «Non pensate mai che non contate» ha affermato la Boldrini rivolgendosi agli studenti in sala. «Ognuno di voi conta e può agire per il bene comune. Questo dà senso alla nostra esistenza».

Ha preso poi la parola l’On. Andrea Quartini, che ha parlato dell’importanza del dialogo, il nostro strumento più potente per realizzare il disarmo. «La logica del dialogo va oltre la regione e il torto, perché quando si entra nell’ottica che si limita a chi ha ragione e torno si rischia di smarrire la via della pace».

Enza Pellecchia si è rivolta direttamente alle giovani generazioni presenti in sala, condividendo la sua emozione nel vedere una così ampia partecipazione di studenti per un simile evento, «un grande esercizio di democrazia e di partecipazione». Enza Pellecchia ha poi messo a fuoco quanto sia incisivo il potere delle persone comuni, «un potere che nasce dalla consapevolezza delle proprie scelte». Una consapevolezza che è missione delle scienze, delle discipline e delle università approfondire e diffondere tra i giovani e la società civile. E per incoraggiare una consapevolezza ancora maggiore è partita in tutta Italia la nuova mostra Senzatomica, strumento di dialogo e di empowerment, che ora è a Brescia e che da marzo a maggio sarà ospitata a Roma.

Prima della proiezione del documentario sulla vita di Oppenheimer, ha concluso gli interventi Francesco Vignarca che ha presentato le attività di Rete Italiana Pace e Disarmo, e in particolare la campagna “Italia ripensaci!” che sta portando avanti insieme a Senzatomica. Scopo della campagna è che l’Italia ratifichi il Trattato per l’abolizione delle armi nucleari (TPNW) per prendere posto tra gli attori che lottano per il disarmo nucleare. «Proprio la minaccia nucleare, insieme al cambiamento climatico, sono le minacce esistenziali per il futuro dell’umanità» ha affermato Vignarca. 

La giornata di oggi si inserisce nel percorso verso la creazione di un movimento globale che possa unire i giovani e le persone comuni per creare una forza inarrestabile per una convivenza pacifica sul nostro pianeta.

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