Grazie al Buddismo avevo imparato come tutto ciò che avveniva nella mia vita era un’occasione per trasformare il veleno in medicina. Con questo stato vitale accolsi e accettai la responsabilità di capitolo giovani donne che un anno prima, non sentendomi adeguata, avevo rifiutato Nel 2000, grazie a mia sorella Katia, ho incontrato il Buddismo di Nichiren Daishonin e due anni dopo, a dicembre, ho ricevuto il Gohonzon. Mi impegnavo nell’approfondire la pratica corretta del Buddismo, per esempio superando pian piano la paura di spiegare i princìpi fondamentali alle riunioni di discussione. Di pari passo cominciai ad affrontare e a trasformare un problema della mia vita alla volta: il rapporto con mia mamma, lo studio e la relazione sentimentale. Ciononostante mi sentivo intrappolata, bloccata davanti a una porta aperta senza essere in grado di oltrepassarla. Una sera di giugno del 2007 scoprii di avere paura di morire, ma di avere altrettanta…
Contenuto riservato
Questo è un contenuto riservato agli abbonati.
Accedi o registrati e sottoscrivi un abbonamento per poterlo visualizzare!