L’obiettivo più grosso è vincere la dislessia fino in fondo, anche leggendo almeno mezz’ora al giorno gli scritti del presidente Ikeda per poterli riportare alle riunioni Conobbi il Buddismo nel 1995, ma non avevo bisogno, ero felice così. Nel giro di due anni la mia vita divenne un disastro: avevo contratto un debito con le banche di quattrocento milioni di lire per acquistare e gestire un locale e il mio pensiero costante era quello di farla finita: volevo morire. Stefano, la persona che mi parlò di questo Buddismo, mi disse: «Pratica correttamente per un anno e se non realizzerai i tuoi obiettivi potrai dire che non funziona», e io decisi di iniziare proprio per dimostrare che non avrebbe risolto i miei guai. Uno dei miei problemi più grossi era la dislessia, un disturbo dell’apprendimento che mi impediva di leggere e scrivere in modo corretto e fluente; non riuscivo a stare…
Parole chiare e penetranti
Massimo Pasini, Modena
L'obiettivo più grosso è vincere la dislessia fino in fondo, anche leggendo almeno mezz'ora al giorno gli scritti del presidente Ikeda per poterli riportare alle riunioni
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata