Con l’obiettivo di accogliere 5.000 giovani, sabato 16 marzo si terranno in tutta Italia 35 riunioni. Il motto scelto per l’evento è Insieme. Ora. Costruiamo la pace.
Si stanno diffondendo ondate di dialoghi basati sulla speranza per invitare i nostri amici e le nostre amiche a prendere parte a questo evento studiato proprio per far conoscere gli ideali buddisti alle persone intorno a noi.
Ogni settimana usciranno degli estratti da La nuova rivoluzione umana, capitolo “Pionieri” del volume 5, per prepararci insieme alle riunioni. Di seguito il quinto estratto.
La delegazione della Soka Gakkai si trova a Londra. Dopo aver incontrato ed incoraggiato alcuni membri locali, il gruppo giunto in albergo si raduna nella camera di Shin’ichi per un breve incontro.
Shin’ichi intavola la discussione con il desiderio di organizzare al meglio con i suoi compagni l’attività in Europa, continente molto diversificato al suo interno e con tradizioni completamente diverse dal Giappone. Dal confronto emerge con chiarezza l’importanza di non applicare regole precostituite ma di essere flessibili e conoscere a fondo i presupposti di ogni circostanza…
«Questa sera vorrei discutere della nostra politica organizzativa per l’Europa» annunciò Shin’ichi.
Uno dei responsabili chiese: «Creeremo un capitolo o un hombu in Europa e settori in alcuni paesi, proprio come nelle altre parti del mondo?».
«No» rispose Shin’ichi. «Ora come ora nessun paese europeo ha più di qualche membro, per cui non c’è bisogno di correre. Il fatto che abbiamo creato degli hombu in America e in Asia non significa che dobbiamo fare lo stesso in Europa. È importante rispondere nel modo migliore alle condizioni di ogni luogo, non applicare in modo uniforme uno standard.
Nel caso dell’Europa, perché non iniziamo designando le persone che serviranno da contatto centrale per la Germania Ovest, la Francia e il Regno Unito? Quando il numero di membri aumenterà, allora penso che potremo creare un settore o un capitolo. Prendiamo tempo in Europa e creiamo delle solide fondamenta».
Shin’ichi si preoccupava soprattutto della sostanza delle cose. […] Un’organizzazione sarebbe stata vitale se l’incoraggiamento riusciva a raggiungere ciascun membro» (NRU 5, 39)