Capii che se cambia lo stato vitale, cambia tutta la realtà. Compresi di essere l’unico responsabile della mia vita e delle mie azioni. Il mio matrimonio andava avanti tra litigi e tensioni, avevo avviato un’attività teatrale che mi dava pochi stimoli, ero rassegnato e senza aspettative verso la vita. Poi è arrivata la crisi economica e, nel 2009, il terremoto che colpì l’Abruzzo danneggiò seriamente la struttura dove lavoravo. Inoltre, i fondi regionali che fino ad allora mi avevano consentito di andare avanti, furono bloccati “fino a data da destinarsi”. In poco tempo la mia associazione si trovò seriamente indebitata. Mia moglie chiese la separazione e mi ritrovai solo ad affrontare problemi che mi sembravano irrisolvibili. Vivevo da separato in casa, nell’angoscia e nella paura. La mia vita si rimpiccioliva sempre di più, ero convinto che non sarei mai più stato in grado di sostenermi economicamente e non sapevo proprio cosa…
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