«Le grandi sfide che affrontai rappresentano ancora le solide basi della mia vita. Mi considero molto fortunata ad aver passato la mia gioventù allenandomi alla creazione di valore» Prima di praticare questo Buddismo ero una ragazzina triste e chiusa. Mio fratello maggiore era tossicodipendente, mia mamma piangeva sempre e io non sapevo cosa fare per aiutarla. Poi mio padre morì: avevo dieci anni e la mamma subentrò nel suo posto di lavoro. La solitudine che ne seguì fu schiacciante e passai gli anni successivi cercando l’affetto che mi era mancato nelle relazioni con i ragazzi. Ma quando mio fratello cominciò a praticare il Buddismo, grazie al cambiamento che vidi in lui e al tempo che finalmente mi dedicava, mi avvicinai anch’io alla pratica buddista sfidando l’opposizione dell’altro mio fratello. A sedici anni, la speranza si affacciava nella mia vita. Subito mi sentii più leggera, felice e più sicura di me…
Non fermarsi mai
Annalisa Quaratesi, Viña del Mar, Cile
«Le grandi sfide che affrontai rappresentano ancora le solide basi della mia vita. Mi considero molto fortunata ad aver passato la mia gioventù allenandomi alla creazione di valore»
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