Nessuno può credersi tanto perfetto da correggere gli altri. Possiamo invece mettere in comune le nostre esperienze dialogando insieme per cercare la maniera di praticare sempre meglio Redazione: Nella Vera entità della vita è scritto: «Se non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il Daimoku». Vuol dire che basta recitare Daimoku per essere un Bodhisattva della Terra? Nakajima: Recitare Daimoku non nel senso di recitarlo solo con le parole, ma di praticarlo. Tutti sono capaci di recitare, il problema è praticare. Redazione: Puoi spiegare cos’è la pratica del Daimoku? Nakajima: Significa realizzare l’intenzione di base del Buddismo, il desiderio del Budda, il desiderio di Nichiren Daishonin che è la felicità di tutte le persone. Se io recito Daimoku, divento felice e mi fermo qui, non sto realizzando l’intenzione del Budda originale. Shakyamuni, subito dopo l’Illuminazione, dovette combattere con il demone Mara, che lo invitava a entrare nel Nirvana perché…
Non esistono nemici
Nessuno può credersi tanto perfetto da correggere gli altri. Possiamo invece mettere in comune le nostre esperienze dialogando insieme per cercare la maniera di praticare sempre meglio
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