In giapponese la non dualità di maestro e discepolo è espressa con gli ideogrammi shitei funi: shi, maestro; tei, discepolo; funi, contrazione di nini funi (due ma non due) Il fondamento della relazione maestro e discepolo si trova nell’impegno condiviso per la felicità delle persone. Il maestro mira a rendere consapevoli i suoi discepoli del loro potenziale, infondendo loro fiducia nelle infinite potenzialità che non riescono a riconoscere in se stessi. È la stessa vita del maestro che ispira i discepoli, diventando un esempio del fatto che tutti possiamo realizzare il massimo potenziale di felicità attraverso le nostre azioni per gli altri. Il sentiero tracciato dal Buddismo sta nel difficile equilibrio tra la lotta per crescere e svilupparsi come individui e, allo stesso tempo, l’agire per il bene degli altri. In un momento critico d’indecisione, pensare all’esempio del maestro può farci intraprendere un passo coraggioso e quindi superare i nostri…
Non dualità di maestro e discepolo
In giapponese la non dualità di maestro e discepolo è espressa con gli ideogrammi shitei funi: shi, maestro; tei, discepolo; funi, contrazione di nini funi (due ma non due)
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