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Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione · Il Nuovo Rinascimento · Rivista della Soka Gakkai Italiana dal 1982 ·Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione ·Il Nuovo Rinascimento · Rivista della Soka Gakkai Italiana dal 1982 ·

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23 maggio 2024

Nel Buddismo spesso sentiamo parlare di “funzioni protettrici”: cosa significa questa espressione?

Risposta a cura della redazione

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Una cosa che stupisce soprattutto quando iniziamo a praticare il Buddismo, è notare come alcuni “segnali positivi” che si manifestano nel nostro ambiente, sono una risposta immediata a una nostra trasformazione interiore.
Nel Buddismo si parla di funzioni protettrici come l’espressione di una relazione armoniosa tra l’individuo e l’ambiente. Per “attivare” queste funzioni protettrici il primo passo è intraprendere noi per primi un cambiamento.
Nam-myoho-renge-kyo è la Legge che permea tutti i fenomeni della vita. Si può considerare la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo come il mezzo che mette in comunicazione la nostra Buddità con quella dell'universo.
Infatti, Nichiren afferma che la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo ha il potere di richiamare e risvegliare la natura di Budda non soltanto dentro la nostra vita, ma anche in tutti i fenomeni che ci circondano. Da ciò deriva la "protezione" che riceviamo dall'ambiente. Lo spiega utilizzando una bellissima metafora:

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