C’è un brano indimenticabile degli scritti di Nichiren Daishonin che studiai insieme al mio maestro Josei Toda. È tratto da una lettera indirizzata alla monaca laica Sennichi che, dall’isola di Sado, aveva mandato suo marito fino al Monte Minobu, nella provincia di Kai che si trovava a grande distanza, per incontrare il Daishonin: «È apparso Abutsu-bo. Prima di tutto gli ho chiesto come stavi tu e come stava il prete laico di Ko. Mi ha riferito che nessuno di voi si era ammalato» (Il sutra della vera riconoscenza, RSND, 1, 831). In un’epoca in cui le epidemie imperversavano in tutto il Giappone, il Daishonin era preoccupato per i suoi discepoli e pregava intensamente per loro. In questa occasione ringrazia Abutsu-bo, giunto da così lontano per incontrarlo, e dopo essersi anzitutto informato sulle condizioni di ciascuno dei discepoli che vivevano a Sado, esprime la sua gioia per la loro incolumità. Inoltre,…
Lo zadankai, prezioso luogo di speranza per l’umanità
C’è un brano indimenticabile degli scritti di Nichiren Daishonin che studiai insieme al mio maestro Josei Toda
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