Cambiare ottica rispetto alla vecchiaia, non più vista come declino, ma come tempo ricco di possibilità da scoprire, esperienze da mettere a frutto, scoperta di risorse latenti da far emergere I miei genitori avevano ventidue anni quando io sono nata e, anche se non erano proprio “perfetti”, erano giovani, molto più di quelli dei miei coetanei. Mio padre, che per altro di problemi me ne ha creati e non pochi, è sempre stato un bell’uomo che non ha mai dimostrato i suoi anni. Data la giovane età dei miei genitori vivevamo tutti con i nonni materni [nella foto piccola, Marina con i nonni]. Quando avevo cinque anni, il nonno venne a mancare, dopo una malattia durata un anno. Da allora ho sviluppato rifiuto e paura verso l’ineluttabilità degli eventi, la malattia, la morte, il tempo oggettivo, ho cercato di vivere in un tempo tutto mio, non ho mai messo l’orologio,…
L’età delle meraviglie
Marina Carrè, Torino
Cambiare ottica rispetto alla vecchiaia, non più vista come declino, ma come tempo ricco di possibilità da scoprire, esperienze da mettere a frutto, scoperta di risorse latenti da far emergere
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata