Il ruolo delle persone comuni e il loro impegno per migliorare la società sono al centro di questo saggio, il quarto della serie. La Buddità non è un concetto elitario che spetta a pochi, non dipende né dall’istruzione né dalla ricchezza, ma è insita nella vita di ciascuno «Sebbene si pensi che Shakyamuni sia dotato delle tre virtù di sovrano, maestro e genitore per il bene di noi tutti, esseri viventi, in realtà non è così. Al contrario sono le persone comuni che lo dotano delle tre virtù» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 340) Ricordo ancora quando incontrai, circa quarant’anni fa, un famoso critico e intellettuale giapponese. Si presentò piuttosto pomposamente, vantandosi per i suoi illustri natali e per l’educazione elitaria ricevuta. Quando fu il mio turno dissi semplicemente: «Io sono il diretto discepolo di Josei Toda, e lo considero il mio più grande orgoglio e…
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