Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

23 aprile 2024 Ore 15:11

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Le matite sono la mia voce

Martina Vanda, Roma

Il mio sogno è sempre stato quello di fare l’illustratrice: di raccontare storie attraverso il disegno. Sensei spiega che essere intelligenti o avere talento non basta: per farcela nella vita bisogna diventare forti e accumulare buona fortuna

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Il mio sogno è sempre stato quello di fare l’illustratrice: di raccontare storie attraverso il disegno. Sensei spiega che essere intelligenti o avere talento non basta: per farcela nella vita bisogna diventare forti e accumulare buona fortuna Mi sono decisa a praticare nel giugno 2004, tre anni dopo che mi avevano parlato del Buddismo. A quel tempo ero piena d’amici, lavoro, impegni e passioni. Eppure mi sentivo stagnante e depressa, insicura al punto da non riuscire a recitare: non ne valeva la pena perché Nam-myoho-renge-kyo avrebbe funzionato con tutti tranne che con me. A settembre 2004 sono partita per andare qualche mese a Barcellona. Appena arrivata, sola e senza conoscere la lingua, la mia depressione è diventata disperazione ed è in quel momento che ho cominciato a recitare Daimoku tutte le mattine, pregando «con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata» (RSND, 1, 395). Sono entrata…

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