Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

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3 ottobre 2024

Lampedusa. Giornata della memoria e dell'accoglienza

L’Istituto buddista italiano Soka Gakkai partecipa all’undicesima Giornata della Memoria e dell'Accoglienza per le vittime dell’immigrazione, nell'ambito del progetto sostenuto con i fondi 8x1000

immagine di copertina

Dal 30 settembre al 3 ottobre Lampedusa ha ospitato l’undicesima Giornata della memoria e dell’accoglienza.

Nell’ambito del progetto "Protect people, not borders" l'evento, promosso dall’associazione Comitato 3 ottobre¹ e sostenuto dai fondi 8x1000 dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha coinvolto circa 500 studenti e insegnanti provenienti da diversi Paesi europei, e oltre sessanta testimoni e superstiti di vari naufragi nel Mediterraneo. L’obiettivo principale è stato quello di mantenere viva la memoria delle oltre 30.000 vittime che hanno perso la vita nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Europa dal 2013 ad oggi e di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi delle migrazioni, dell'accoglienza e del rispetto dei diritti umani.

Il progetto si è articolato in quattro giornate di workshop, tavole rotonde, testimonianze e commemorazioni, durante le quali sono stati affrontati temi cruciali come le politiche migratorie, la violenza sui migranti e l'importanza del dialogo interculturale. Gli interventi hanno stimolato riflessioni profonde tra i giovani partecipanti, aiutandoli a comprendere le sofferenze e le sfide legate ai fenomeni migratori.

Nella sessione di apertura del 30 settembre, Francesco Sangregorio ha rappresentato l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai portandone i saluti, insieme a relatori tra i quali Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre, Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa. Sangregorio ha sottolineato l’importanza dell’educazione e del dialogo per costruire una cultura basata sul rispetto della vita e sulla dignità di ogni individuo. Ha dichiarato: «Garantire il rispetto e la protezione dei diritti umani fondamentali dei migranti, senza alcuna discriminazione, può costituire la base per la risoluzione dei numerosi conflitti in atto nel mondo». Ha evidenziato anche l’importanza del coinvolgimento dei giovani, sottolineando che la memoria e l'educazione sono strumenti chiave per costruire un futuro di pace.

In conclusione, ha condiviso con i tanti giovani presenti in platea una frase tratta dalle Proposte di pace del maestro Ikeda: «Una marea crescente di amicizia fra le giovani generazioni non mancherà di trasformare la società. Sono fiducioso che l’amicizia fra i giovani riuscirà a invertire energicamente le torbide correnti dei conflitti e delle divisioni e darà origine a una vivace cultura di pace basata sul profondo rispetto per la diversità» (BS, 182, 28).

Il 1 ottobre, Chiara De Paoli, in rappresentanza dell’ufficio 8x1000 della Soka Gakkai italiana, ha partecipato alla tavola rotonda Esternalizzazione dei confini e violenze sulle persone migranti, al fianco di Nicola Dell’Arciprete (UNICEF), Filippo Ungaro (UNHCR), Elda Baggio (Medici Senza Frontiere), Antonella Inverno (Save the Children) ed Elia Tornesi (Fondazione Migrantes). De Paoli ha richiamato l'attenzione sul valore intrinseco della vita umana, ricordando una citazione di Nichiren Daishonin: «Un giorno di vita è molto più prezioso di tutti i tesori del sistema maggiore di mondi» (Il prolungamento della vita, RSND, 1, 847). Ha sottolineato che le politiche di esternalizzazione ignorano questo principio, trattando la migrazione come una minaccia piuttosto che come un’opportunità per la convivenza. Ha inoltre ribadito l'importanza di costruire una nuova narrativa fondata sulla compassione e sul rispetto per superare la paura e i pregiudizi.

Nel concludere il suo intervento, Chiara De Paoli ha evidenziato il ruolo fondamentale dei giovani: «Diciamo spesso che il futuro è nelle mani dei giovani. Ma non basta dirlo: dobbiamo metterli nelle condizioni di realizzarlo. Dobbiamo creare spazi in cui possano esprimere il loro potenziale e diventare protagonisti di un cambiamento autentico, costruendo un mondo in cui non si ergano confini, ma si aprano strade su cui i giovani possano camminare verso un futuro di pace e dignità».

Attraverso il sostegno a questo progetto, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ribadisce il suo costante impegno nel valorizzare iniziative che mettono al centro le persone e il rispetto per la dignità della vita, educando le nuove generazioni a costruire un futuro di pace e giustizia.


¹Nato all’indomani del naufragio del 3 ottobre 2013 al largo delle coste di Lampedusa, in cui hanno perso la vita 368 persone migranti, il Comitato ha individuato nel 3 ottobre una data simbolica, non soltanto per commemorare le vittime di quel naufragio, ma per ricordare le migliaia di persone che regolarmente muoiono nel Mar Mediterraneo o restano bloccate ai confini orientali d’Europa.

Per approfondire:

https://ilnuovorinascimento.org/a/proteggiamo-le-persone-non-i-confini

https://ottopermille.sokagakkai.it/progetto/protect-people-not-borders-leuropa-inizia-a-lampedusa/

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