Per me non esistono leader che abbiano amato i giovani, riposto fiducia in loro e si siano dedicati alla loro formazione come il mio maestro Josei Toda, il secondo presidente della Soka Gakkai. Toda rivolse un metaforico appello a noi ragazzi, a cui il secondo conflitto mondiale aveva strappato i cari calpestando la nostra stessa gioventù: «Non vedete la cima del Monte Fuji?». Egli ci rivelò la suprema filosofia della sacralità della vita e ci insegnò a essere sempre irremovibili, proprio come il Monte Fuji, mantenendo la forte, incrollabile convinzione di realizzare la pace attraverso l’ampia propagazione della Legge mistica. Dopo aver partecipato alle lezioni di Toda sul Sutra del Loto, espressi nel mio diario le profonde emozioni che avevo provato: «A soli vent’anni, ho trovato il cammino che conduce alla più nobile e gloriosa gioventù». Per più di settant’anni ho continuato ad avanzare su questa strada con i miei…
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