Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

27 settembre 2023 Ore 01:16
644
Stampa

La strada della mia missione

Carla Celani, Civitavecchia

In questi trent'anni, il Gohonzon è stato «una lanterna nell'oscurità» che mi ha indicato la strada da percorrere, facendomi tirare fuori il coraggio per andare avanti nonostante il buio della sofferenza e della sfiducia

Dimensione del testo AA

In questi trent’anni, il Gohonzon è stato «una lanterna nell’oscurità» che mi ha indicato la strada da percorrere, facendomi tirare fuori il coraggio per andare avanti nonostante il buio della sofferenza e della sfiducia È difficile dire cosa avrei fatto se non avessi incontrato il Buddismo, ma so per certo che la mia vita è migliorata. Con pazienza ho imparato a costruirla mattone dopo mattone. Daimoku, Gongyo, studio, gli incoraggiamenti del presidente Ikeda, i legami con i compagni di fede: tutto ha contribuito a far emergere capacità che non pensavo di avere. Nel 1987 ero a Genova per lavoro e avevo la sensazione di vivere nel buio, mi stavo separando dopo un matrimonio brevissimo. Tra gli attori della compagnia teatrale dove lavoravo c’era Paola, una ragazza buddista a cui chiesi di parlarmi della sua religione. Da allora ho iniziato un cammino meraviglioso. Recitando Daimoku capii che non volevo fare l’attrice.…

Contenuto riservato agli abbonati

Accedi Sottoscrivi un abbonamento

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata