Akemi Porteous iniziò a praticare il Buddismo del Daishonin nel Gruppo giovani donne a Kobe, in Giappone. Dopo aver sposato Richard Porteous, un marinaio britannico, nel 1974 si trasferì in Inghilterra. Richard Causton, allora direttore generale della SGI-UK, le chiese di assumersi la responsabilità di kosen-rufu in Scozia. Lei accettò immediatamente questa sfida, anche se a quel tempo il suo inglese non era fluente, e in Scozia c'erano davvero pochissimi membri. Dedicò dieci anni a questa attività, finché nel 1984 si arrivò a un momento critico di svolta. Infatti non un solo membro del Gruppo uomini della Scozia partecipò al corso estivo in Gran Bretagna. Per la signora Porteous fu un duro colpo: dunque gli sforzi compiuti fino a quel momento erano stati inutili? Allora prese una decisione: «Farò Daimoku. Inizierò dalla preghiera. L'unica cosa che posso fare è fare Daimoku con tutte le mie forze».
A partire dal 24 agosto 1984 diede inizio a una recitazione di Daimoku settimanale, invitando le persone a prendervi parte nell'orario a loro più congeniale in un arco di otto ore. Non era importante quanto a lungo i membri recitassero Daimoku; ciò che contava era la loro determinazione nel pregare.
Entro l'anno successivo, i membri del Gruppo uomini salirono a dieci, ma era difficile che si dedicassero regolarmente alla pratica. Quando qualche membro smetteva di partecipare a quelle recitazioni, la signora Porteous non riusciva a digerirlo. «Ma questo è l'impegno che mi sono assunta - affermava -. Porterò avanti queste recitazioni di Daimoku anche se dovessi rimanere da sola!».
«La preghiera è il coraggio di non arrendersi. È una lotta per abbattere la nostra debolezza e la sfiducia in noi stessi che ci porta ad abbassare la testa pensando "è impossibile per me realizzare".
È l'azione con la quale imprimiamo nella profondità della nostra vita la convinzione che possiamo trasformare qualsiasi situazione, senza alcun dubbio.
La preghiera è il mezzo per distruggere la paura. È il modo per bandire la tristezza e accendere la speranza. È una rivoluzione che riscrive la sceneggiatura del nostro destino. Credete in voi stessi! Non umiliatevi mai! Svalutare voi stessi è contrario al Buddismo, perché offende la Buddità presente dentro ognuno di voi.
La preghiera è una sfida per mettere la vita in armonia con il ritmo dell'universo. La vostra vita che è stata abbracciata dall'universo, ora lo abbraccia a sua volta, rendendo l'intero universo vostro alleato, e indirizza la vostra vita nella direzione della felicità. La preghiera è la chiave che apre, porta dopo porta, la piena potenzialità insita in ogni individuo.
Le recitazioni di Daimoku si svolgevano a casa di Akemi e Richard Porteous, a Glasgow. C'era una coppia che viaggiava due ore solo per partecipare. Se talvolta li sfiorava il pensiero di non andare, in quel momento pareva loro di sentire la voce di Akemi: «Qualunque cosa accada, lo farò!». E ogni volta che partecipavano, trovavano Akemi accanto a loro.
Akemi e Richard spesso facevano lunghi viaggi di notte per andare a trovare e incoraggiare i compagni di fede sparsi nei quattro angoli della Scozia. Anno dopo anno, il numero di membri crebbe. Alcuni che avevano smesso per un periodo tornarono a praticare. Poi, il 10 giugno del 1994, ebbe luogo la cinquecentesima recitazione di Daimoku.
Io arrivai in Scozia esattamente tre giorni dopo. Il giorno successivo al mio arrivo scattammo una foto di gruppo nel Giardino botanico di Glasgow. Aveva smesso di piovere, e i volti dei membri in piedi uno accanto all'altro erano più luminosi del cielo azzurro.
Robert Burns morì in giovane età, ma credeva fermamente che un secolo dopo la sua morte sarebbe stato rispettato e apprezzato. Io condivido la sua convinzione: miei cari amici che vi dedicate alla pace, tra cento anni sarete tutti ricordati come grandi pionieri!
A un certo punto uno stormo di colombe apparve nel cielo, volando verso di noi. Quando furono vicino ai nostri membri, quei simboli viventi di pace sembrarono formare un grande otto, e poi si allontanarono verso l'orizzonte. Tutti si scambiarono l'un l'altro sguardi felici: fu una scena davvero emozionante, vissuta da persone che, grazie alla preghiera, avevano trionfato nella vita.
Nel mio cuore, ho rivolto a ognuno il mio più profondo rispetto, come se unissi le mani di fronte a loro inchinandomi in segno di apprezzamento e rispetto.
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20 ottobre 2025
La preghiera è il coraggio di non arrendersi
In questo estratto tratto da un saggio dedicato alla Scozia (NR, 619), il maestro Daisaku Ikeda racconto la storia di Akemi Porteous, pioniera in terra scozzese. Attraverso la sua storia Sensei ci incoraggia a ripartire dalla preghiera, anche di fronte ai colpi più duri, perché “è la chiave che apre, porta dopo porta, la piena potenzialità insita in ogni individuo”

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