In questi giorni celebriamo il novantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai.
Con profonda gratitudine verso i tre presidenti fondatori, Tsunesaburo Makiguchi, Josei Toda e Daisaku Ikeda, ognuno di noi sta rinnovando la decisione di avanzare nella propria rivoluzione umana mirando al 2030, centesimo anniversario della fondazione.
Fin dall’inizio sapevamo che questo “Anno del progresso e delle persone capaci” sarebbe stato un anno di straordinaria intensità che ci avrebbe impegnato su tanti fronti, ma non potevamo immaginare che di lì a poco la pandemia di Covid-19 avrebbe sconvolto le nostre abitudini di vita e le nostre attività buddiste.
Tuttavia, nonostante le difficoltà e le incertezze riguardo al futuro, siamo davvero fortunati di poter vivere questo periodo così particolare insieme al maestro Ikeda, che ogni giorno ci incoraggia a lottare basandoci sul Daimoku del ruggito del leone, senza arrenderci mai.
Per tutti noi egli è una meravigliosa fonte di speranza e un punto di riferimento solido che ci sostiene in ogni situazione.
Il presidente Harada ha spiegato che questo 18 novembre è particolarmente importante perché segna l’inizio del decennio che conduce al 2030, e ci invita a risvegliare in noi la consapevolezza della nostra missione e della fortuna che abbiamo di poter avanzare insieme al nostro maestro per espandere il movimento di kosen-rufu (cfr. Seikyo Shimbun, 14 ottobre 2020).
Quindi, il punto su cui concentrarci adesso è l’inizio di questo decennio: cosa vogliamo realizzare? Come immaginiamo le nostre vite? Come possiamo espandere il nostro movimento per la pace nei prossimi dieci anni?
Sensei è molto chiaro in proposito: «Puntando al 2030 impegniamoci ora, in questo momento, per espandere la rete dei giovani Bodhisattva della Terra e avanziamo facendo in modo che i prossimi dieci anni costituiscano il decennio per la creazione di una nuova, giovane Soka Gakkai».
Ciò significa senza dubbio far emergere sempre più giovani e futuro, che saranno i protagonisti del nostro movimento nel 2030. Ma vuol dire anche far crescere successori di kosen-rufu a tutti i livelli della nostra organizzazione. Anche per i Gruppi donne e uomini significa far emergere e valorizzare sempre di più le nuove generazioni. Per far questo è necessario il contributo e il sostegno di chi ha più esperienza nella fede.
«Spero che siate di mente aperta e che aiutate i più giovani a diventare persino migliori di voi. Per far questo dovete guidarli con l’esempio. Il vostro spirito e le vostre azioni saranno di ispirazione per gli altri» (NRU, 10, 38): così ci esorta il nostro maestro.
Eppure, spesso incontriamo resistenze o difficoltà nel lasciare spazio a nuovi talenti che possano prendere il nostro posto, nonostante la storia di kosen-rufu dimostri che il nostro movimento si è sviluppato così tanto grazie alla dedizione dei pionieri che hanno fatto crescere tante persone di valore in grado di proseguire la loro opera.
Sensei scrive: «Senza successori e senza la lotta condivisa che unisce lo spirito di maestro e discepolo in un legame di non dualità, kosen-rufu in tutto il mondo non può essere realizzato. Il 2020, Anno del progresso e delle persone capaci, sarà incentrato proprio sulla lotta condivisa di maestro e discepolo e sui successori» (NR, 665, 6).
Qual è dunque la chiave per far crescere successori per kosen-rufu?
Ne La nuova rivoluzione umana leggiamo: ««Il metodo con il quale si formano persone capaci cambia con i tempi. Non dovremmo allenare i membri nuovi nel modo in cui siamo stati formati noi. Questa è l’era della lode e dell’incoraggiamento. È necessario valutare accuratamente l’impegno dei giovani e spendere parole di elogio nei loro confronti. Ciò infonderà loro coraggio e li ispirerà a fare del loro meglio. Dovremmo lodare concretamente ogni loro azione. Anche la tempestività è importante. Spero che diventiate tutti esperti nel far emergere persone capaci» (NRU, 25, 135).
Gli scritti del maestro Ikeda sono pieni di indicazioni chiare, precise; a noi spetta il compito, basandoci su una profonda preghiera, di far emergere e mettere in luce persone capaci dando loro il massimo spazio, per assicurare in futuro una “nuova, giovane Soka Gakkai”
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15 novembre 2020
La missione di far crescere successori
Anna Conti, responsabile nazionale donne
«Puntando al 2030 impegniamoci ora, in questo momento, per espandere la rete dei giovani Bodhisattva della Terra e avanziamo facendo in modo che i prossimi dieci anni costituiscano il decennio per la creazione di una nuova, giovane Soka Gakkai»
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