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Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione · Il Nuovo Rinascimento · Rivista della Soka Gakkai Italiana dal 1982 ·Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione ·Il Nuovo Rinascimento · Rivista della Soka Gakkai Italiana dal 1982 ·

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15 luglio 2012

La missione del Budda

In questo saggio, pubblicato sulla rivista giapponese Kachisozo il primo ottobre del 1947, Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, spiega l'importanza di dedicarsi allo shakubuku: condividere con gli altri l'insegnamento di Nichiren Daishonin per realizzare al più presto la pace e la felicità di ogni persona

In questo saggio, pubblicato sulla rivista giapponese Kachisozo il primo ottobre del 1947, Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, spiega l'importanza di dedicarsi allo shakubuku: condividere con gli altri l'insegnamento di Nichiren Daishonin per realizzare al più presto la pace e la felicità di ogni persona

Quando noi credenti abbracciamo il Gohonzon e recitiamo Nam-myoho-renge-kyo, che ne siamo consapevoli o meno, possiamo manifestare la condizione vitale della Buddità come autentici seguaci del Budda, senza cambiare il nostro stato di comuni mortali. Perciò dovremmo impegnarci nella società come messaggeri del Budda mentre godiamo dei benefici del Gohonzon e miglioriamo la nostra esistenza. In altri termini, è naturale ricevere benefici nella vita quotidiana quando portiamo avanti la funzione di inviati del Budda. Pertanto, sia coloro che sono diventati felici grazie alla pratica buddista, sia coloro che desiderano vivere una vita realizzata basandosi sul Gohonzon, dovrebbero promettere giorno e notte nei loro cuori di svolgere il lavoro del Budda, come suoi messaggeri, e poi mettere in pratica tale promessa.
Per fare un esempio, supponiamo che qualcuno inizi a lavorare come operaio in una fabbrica. Questa persona sarà considerata un operaio dal suo datore di lavoro, tuttavia, se non svolge il suo compito, se non s'interessa al progresso della fabbrica e pensa soltanto a ricevere la paga o chiedere un aumento di stipendio, sicuramente sarà licenziata. Oppure, supponiamo che qualcuno ottenga un lavoro da macchinista: se non guida il treno, non verrà considerato tale.
Allo stesso modo, coloro che non si adoperano per realizzare lo scopo del Budda sono proprio come l'operaio e il macchinista citati: nonostante siano entrati nella via suprema abbracciando il Gohonzon che consente di ricevere benefici, pur essendo grati dei benefici ricevuti e pur desiderando riceverne altri, non possono essere definiti veri discepoli, o figli del Budda. Essenzialmente, l'intento del Budda è rivelare e mostrare la saggezza più profonda all'umanità intera e mettere ciascuno in condizione di manifestarla. Così il Budda cerca di portare tutte le persone alla felicità, perciò noi credenti dovremmo avere lo stesso cuore e insegnare agli altri il modo corretto per manifestare la saggezza più profonda.
Per accedere alla via del Budda è necessario seguire correttamente gli insegnamenti di Nichiren Daishonin, il Budda dell'Ultimo giorno della Legge, il quale insegna che la chiave per "ottenere l'Illuminazione nella propria forma presente" e "trasformare le illusioni e i desideri in Illuminazione" è abbracciare il Gohonzon e recitare assiduamente Nam-myoho-renge-kyo.
Perciò, noi discepoli di Nichiren dovremmo avere lo stesso spirito e dedicarci a fare shakubuku. In questo modo possiamo ricevere grandi benefici e protezione dal Gohonzon, e manifestare la condizione vitale della Buddità. I credenti che praticano solo per se stessi e non cercano di condividere questo insegnamento con gli altri, sono come coloro che egoisticamente mangiano cibi deliziosi senza offrirli a nessuno. Queste persone non sono libere dal veleno dell'Avidità e non possono essere considerate compassionevoli. Fra i credenti ci sono persone come queste, che non fanno shakubuku, perciò non riescono a manifestare la condizione vitale della felicità assoluta e vivono un'esistenza solo parzialmente realizzata, fondamentalmente insoddisfatta. Le persone che credono negli insegnamenti errati si ritrovano spesso nei cinque o nei sei mondi più bassi, non hanno la possibilità di raggiungere l'Illuminazione per innumerevoli kalpa, e neanche in questa vita potranno realizzare la vera felicità. Trasmettere la grandezza del Gohonzon a persone così infelici è la gioia delle gioie, è un atto della grande compassione del Budda.
Nel nostro Gongyo della mattina e in quello della sera, di fronte al Gohonzon, alla fine del capitolo "Durata della vita" recitiamo il seguente brano:

Questo è il mio pensiero costante:
come posso far sì che tutti gli esseri viventi
accedano alla via suprema
e acquisiscano rapidamente il corpodel Budda?

(Sutra del Loto, Esperia, 1998, 305)

In questo passo esprimiamo il nostro profondo desiderio che sia noi che tutti gli esseri umani possiamo manifestare la Buddità. Recitando queste parole, non facciamo altro che pregare mattina e sera per propagare la Legge. Possiamo considerare questo brano come una guida del Budda.
Una cosa da tenere a mente è apprezzare qualsiasi critica o opposizione che possiamo ricevere da parte di coloro a cui parliamo della pratica buddista. Infatti, proprio grazie al fatto di essere criticati per questa nobile azione, possiamo sradicare il karma negativo e indirizzarci rapidamente verso un'esistenza felice.
Tuttavia, se osserviamo il Giappone di oggi che lotta per risollevarsi, e lo confrontiamo con alcuni brani del trattato Adottare l'insegnamento corretto per la pace nel paese, rimaniamo stupefatti. È essenziale che i giovani facciano proprie le guide del Daishonin dedicandosi allo shakubuku, affinché tutte le persone possano abbracciare al più presto la Legge mistica. Possiamo confrontare le condizioni sociali del nostro tempo con quanto scrive il Daishonin: «Il Sutra della Grande raccolta afferma: "Anche se un sovrano per innumerevoli esistenze passate ha svolto la pratica dell'offerta, osservato i precetti e coltivato la saggezza, se vede che il mio insegnamento rischia di estinguersi e rimane indifferente senza far niente per proteggerlo, allora tutte le inestimabili radici del bene, piantate attraverso le pratiche suddette, saranno completamente annientate e la sua terra diventerà teatro di tre eventi funesti. Il primo è l'alto prezzo dei cereali, il secondo la guerra, il terzo le epidemie. Tutti gli dèi benevolenti abbandoneranno il paese e, anche se il re emanerà degli ordini, i sudditi non gli obbediranno. Il paese sarà costantemente aggredito e invaso dai paesi vicini. Violenti incendi divamperanno senza controllo, soffieranno venti e piogge disastrosi, le acque si solleveranno e traboccheranno, gli abitanti saranno soffiati via dai venti o travolti dalle inondazioni. I parenti del re, sia da parte di madre sia di padre, ordiranno complotti. Poco dopo il re cadrà gravemente malato e dopo la morte rinascerà nel grande inferno [...]. E la stessa sorte toccherà alla moglie, all'erede, ai grandi ministri dello stato, ai signori delle città, ai capi dei villaggi, ai generali, ai magistrati dei distretti e agli altri funzionari"» (RSND, 1, 10).
In questo brano in cui si citano i tre eventi funesti, il primo, "l'alto prezzo dei cereali", indica l'innalzamento del costo della vita. Questo evento spaventa tutte le famiglie, in generale, e corrisponde alla condizione sociale odierna.
Il secondo evento funesto è la guerra, e non necessita di spiegazioni ulteriori: a causa della guerra moltissime persone sono state spinte nel baratro, e chissà quando si potrà tornare a una vita normale.
Il terzo evento funesto, quello delle epidemie, invece, non si è ancora verificato. Io sto pregando perché non accada mai, ma stando alle scritture buddiste non si potrà sfuggire a una paurosa epidemia. Inoltre il Daishonin scrive: «Soffieranno venti e piogge disastrosi, le acque si solleveranno e traboccheranno, gli abitanti saranno soffiati via dai venti o travolti dalle inondazioni».
L'anno scorso nei paesi a ovest ci sono state tempeste e tsunami, e a settembre di quest'anno nel Kanto si sono verificate inondazioni e, per quanto riguarda gli altri eventi che il Daishonin prefigura, non possiamo che temerne l'apparizione. Ma adesso, come antidoto a tutto questo, vorrei leggere un passo da La pratica dell'insegnamento del Budda: «Verrà il tempo in cui tutte le persone abbandoneranno i vari tipi di veicoli per convertirsi all'unico veicolo della Buddità e solo la Legge mistica fiorirà in tutto il paese. Quando tutte le persone reciteranno Nam-myoho-renge-kyo, il vento non spezzerà i rami o le fronde, né la pioggia cadrà così forte da rompere una zolla. Il mondo diverrà come era ai tempi di Fu Hsi e Shen Nung. Nella loro esistenza presente le persone saranno libere dalla sfortuna e dai disastri e impareranno l'arte di vivere a lungo. Verrà il tempo in cui sarà rivelata la verità che per la persona e per la Legge non c'è vecchiaia né morte. Non ci può essere il minimo dubbio sulla promessa del sutra di "pace e sicurezza nell'esistenza presente"» (RSND, 1, 347).
Per un non credente potranno sembrare le parole di un veggente o di un grande filosofo, ma per me sono le auree parole del Budda. Voglio assaporarle profondamente nel mio cuore e divulgarle in tutto il paese per poter realizzare pace e sicurezza; inoltre desidero profondamente che l'insegnamento corretto venga adottato al più presto. E poiché il beneficio che deriva dall'abbracciare la Legge mistica è innalzare la condizione vitale di tutti gli esseri umani, io dichiaro che questa è la via fondamentale per fare in modo che la nazione possa riprendersi al più presto. Nelle scritture buddiste si legge che gli esseri umani affrontano tutti i fenomeni con spirito coraggioso e risoluto e con vigore giovanile (cfr. Sutra degli Innumerevoli significati). Il beneficio che deriva dalla Legge mistica è far sì che le persone siano piene di forza vitale.
Se in Giappone ci saranno tante persone dotate di questa forza, si riuscirà a far emergere le migliori capacità nel campo della produzione, della ricostruzione, della cultura e dell'arte, e il risanamento della nazione avverrà senza alcun dubbio.
Miei amati giovani, riempiendo il vostro cuore e il vostro corpo dei benefici della Legge mistica, oltre ad arricchire la vostra condizione vitale potrete influenzare positivamente la vita di tutti gli abitanti del paese.
Per mantenere alta la vostra condizione vitale è necessario che vi dedichiate alla pratica dello shakubuku senza lesinare la vostra vita, per far sì che al più presto il paese pulluli di persone che abbracciano la Legge mistica.

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