Come sei diventato membro della SGI? Avevo vent’anni e stavo attraversando un periodo molto difficile: il mio sogno di diventare ballerino classico sembrava irrealizzabile a causa di un problema alle ginocchia. All’epoca frequentavo la John Cranko Schule di Stoccarda, una delle scuole più prestigiose e selettive d’Europa, dalla quale fui espulso proprio per via di quel problema alle cartilagini: il direttore riteneva che il mio corpo fosse troppo fragile per diventare un ballerino professionista. Depresso, me ne tornai al mio paese natale e dopo poche settimane mi capitò tra le mani un libro sul Buddismo di Nichiren Daishonin. Iniziai a recitare Daimoku ogni giorno con la forte determinazione di superare la mia paura di non farcela. Dopo un paio di settimane superai un’audizione per la scuola di balletto di Basilea. Era il primo beneficio che ottenevo grazie alla pratica: avevo imparato a rialzarmi da solo e a impegnarmi diligentemente per…
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