«Dopo aver pianto tutte le mie lacrime non potevo che prendere coscienza dell’evidenza dei fatti e decisi che dovevo trasformare l’impossibile in possibile. Non sapevo come ma, sostenendomi con il Daimoku, avevo deciso che lui doveva vivere» Ho incontrato il Buddismo due anni fa, in un momento in cui la mia vita sembrava apparentemente tranquilla e felice: un ottimo impiego, un secondo lavoro come istruttrice di fitness, che è la mia grande passione, un buon rapporto con la mia famiglia e l’uomo della mia vita accanto. Ho iniziato per curiosità, affascinata dai suoni del Daimoku e del Gongyo e anche vedendo un carissimo amico praticante affrontare un periodo molto difficile, in seguito alla perdita del padre, con una grande serenità interiore a me totalmente sconosciuta. Fu così che all’inizio del 2001 partecipai alla mia prima riunione. Ripensandoci adesso la mia vita era perfetta solo in apparenza e gli eventi accaduti…
La fine del tunnel
Martina Mormorunni, Prato
«Dopo aver pianto tutte le mie lacrime non potevo che prendere coscienza dell’evidenza dei fatti e decisi che dovevo trasformare l’impossibile in possibile. Non sapevo come ma, sostenendomi con il Daimoku, avevo deciso che lui doveva vivere»
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