Jacopo Olmo Antinori, protagonista dell’ultimo film di Bernardo Bertolucci presentato a Cannes lo scorso maggio, racconta come la pratica buddista e l’attività nella Divisione futuro gli abbiano dato la spinta per vivere questa grande avventura. Lo abbiamo incontrato in aprile insieme alla madre Francesca De Martini, di Roma Com’è cominciata questa avventura? Francesca: All’inizio dell’anno passato, dopo ventitré anni di pratica buddista, ho sentito che era giunto il momento di tirare fuori il coraggio e ho lanciato uno scopo impossibile. Sono sempre stata affascinata dai film di Bernardo Bertolucci, e come attrice desideravo poter lavorare con lui. Come spesso mi accade, in seguito mi sono dimenticata di aver stabilito questo obiettivo. Pochi mesi dopo venni a sapere che Bertolucci, che dal 2003 non girava più un film, ne stava preparando uno nuovo tratto dal libro di Niccolò Ammaniti Io e te, il cui protagonista aveva quattordici anni. Avevo già letto…
“Io e te” nel film e nella vita
Jacopo Olmo Antinori, protagonista dell'ultimo film di Bernardo Bertolucci presentato a Cannes lo scorso maggio, racconta come la pratica buddista e l'attività nella Divisione futuro gli abbiano dato la spinta per vivere questa grande avventura. Lo abbiamo incontrato in aprile insieme alla madre Francesca De Martini, di Roma
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