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15 ottobre 2018

Insieme creiamo una meravigliosa famiglia Soka

Di seguito il discorso di Alberto Aprea, nuovo presidente dell’Istituto Buddita Italiano Soka Gakkai, dopo l’annuncio della sua nomina

Innanzitutto desidero ringraziare il presidente Ikeda per il suo meraviglioso messaggio, dal quale traspare l'amore e la completa fiducia per i membri italiani.
Inoltre ringrazio il vice presidente Hiromasa Ikeda, la responsabile Donne e Giovani donne Yumiko Kasanuki, il direttore del Dipartimento europeo Masaru Uchiyama e i responsabili europei qui presenti, per essere venuti a incoraggiarci e dare il via a questa nuova partenza del movimento di kosen-rufu in Italia. Grazie di cuore! Come nuovo presidente eredito questo arduo compito da Tamotsu Nakajima, che ringrazio dal profondo del cuore per tutti gli sforzi portati avanti per sedici anni, come presidente della Soka Gakkai Italiana.
E ringrazio di cuore tutti i membri italiani per le attività svolte fino a oggi per kosen-rufu, in particolare chi fa attività dietro le quinte e chi offre la casa per le riunioni.
Ho cinquantotto anni, sono sposato, mia moglie è responsabile di territorio, e ho una figlia di sette anni. Dal 2013 a oggi mi sono assunto la responsabilità nazionale del Gruppo uomini.
Mi fecero shakubuku nel 1979, a diciannove anni, e partecipai subito al mio primo zadankai. Praticai e frequentai le riunioni per qualche mese e in seguito, pur essendo affascinato dalla pratica e dall'accoglienza dei membri, per mancanza di vere motivazioni smisi di praticare.
Due anni dopo, nel 1981, mentre ero in vacanza, un giorno sentii improvvisamente la necessità di fare nuovamente Daimoku.
Era come se qualcosa dentro di me fosse stato richiamato. Così ricominciai a recitare Daimoku con passione.
Solo in un secondo tempo seppi che proprio in quei giorni si stava svolgendo la storica visita del presidente Ikeda in Italia, e che ogni volta che sensei visitava un paese pregava per far emergere i Bodhisattva della Terra.
Quella sua visita suscitò nei giovani dell'epoca un enorme entusiasmo. Sono convinto di essere stato "richiamato" dal suo Daimoku! Ripresi così a frequentare le riunioni e infine ricevetti il Gohonzon, nel 1982.
Grazie agli incoraggiamenti ricevuti da chi mi aveva fatto shakubuku e dai miei responsabili, cresceva in me il desiderio di incontrare il presidente Ikeda. Ero attratto dalla sua umanità, dalla sua dedizione nell'aiutare gli altri a diventare felici.
Così, nel 1983 ebbi l'opportunità di incontrare sensei al Centro europeo di Trets, in Francia, in occasione della cerimonia di posa della prima pietra dei nuovi alloggi. Benché il viaggio richiedesse un giorno intero di pullman, tra andata e ritorno, per una permanenza di poche ore, decisi comunque di partire, pieno di aspettative. Quell'incontro fu fondamentale per la mia pratica e per la mia attività nella Soka Gakkai.
La cerimonia ebbe inizio con tre Daimoku guidati da sensei. Provai una grande gioia e commozione, mi sentivo perfettamente a mio agio. Sentii una perfetta coerenza tra ciò che sensei scriveva e il suo comportamento da essere umano. Ne fui profondamente colpito e sentii che potevo avere fiducia in lui. Quel giorno nel mio cuore lo scelsi come maestro.
Il Buddismo è il regno di "diversi corpi, stessa mente", dove tutti siamo uguali. Nella fede non ci sono gerarchie. Anche il mio ruolo come presidente non indica altro che una funzione nella nostra organizzazione.
Tutti noi siamo discepoli del presidente Ikeda. Tutti noi siamo compagni di fede.
Nella Soka Gakkai le persone comuni sono i veri protagonisti.
Ogni singola persona è direttamente collegata al Gohonzon e solo una fede che collega direttamente ogni persona al Gohonzon è una chiara affermazione dell'uguaglianza tra le persone. Questo è ciò che rende la Soka Gak­kai un'organizzazione unica.
Ultimamente ho avuto l'occasione di studiare una guida che sensei ha dato lo scorso luglio ai massimi responsabili della Soka Gakkai in Giappone. Vorrei condividerne una parte con voi:
«Il cammino verso la vittoria si realizza quando la preghiera dei responsabili è all'unisono, quando i loro dialoghi sono sinceri e quando tutti si impegnano per tirare fuori saggezza. La nostra organizzazione era considerata da Toda più importante della sua stessa vita. Se facciamo nostro questo stesso spirito e ci dedichiamo con lo stesso cuore alla Gakkai e ai compagni di fede, riusciamo a far emergere dalla nostra vita il potere infinito che deriva dalla non dualità di maestro e discepolo».
E prosegue: «Ancora una volta incidiamo nei nostri cuori i passi del Gosho su itai doshin: "In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di "diversi corpi, stessa mente", senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l'acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren. Se è così, anche il grande desiderio di un'ampia propagazione potrà realizzarsi". Ciò significa che l'eredità della Legge fondamentale della vita si trasmette solo nell'unità di itai doshin». La Soka Gakkai ha ereditato questo spirito fondamentale, che la vita di ciascun essere umano è preziosa e che tutti hanno il diritto di diventare felici.
Perciò, come dovremmo comportarci e quali sono i requisiti di un leader di kosen-rufu?
Il presidente Ikeda scrive: «Riassumendo, sono l'onestà e la sincerità. È la capacità di dedicarsi agli altri senza atteggiamenti arroganti o autoritari. In una persona tutti ricercano "l'umanità", fatta di onestà, gentilezza, senso di responsabilità, convinzione, capacità di rendersi utili a chiunque. Non vi è alcun bisogno di comportarsi in modo affettato o artificioso. L'importante è crescere come esseri umani sulla base della fede, rimanendo fedeli a se stessi» (NRU, vol. 30, cap. 6, p.ta 113).
Il 2018 segna il quinto anno dall'inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido, il venticinquesimo anno dall'inizio della stesura de La nuova rivoluzione umana e la nascita di un nuovo capitolo della storia di kosen-rufu in Italia.
Oggi, insieme, diamo il via a una gioiosa nuova partenza e a una potente avanzata di kosen-rufu mettendo alla base il Daimoku, lo studio del Gosho, de La rivoluzione umana e de La nuova rivoluzione umana.
Inoltre facciamo nostri i quattro punti indicati nel messaggio di sensei:

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