Tutto è soggetto al cambiamento, e quando qualcosa scompare, qualcosa di nuovo si manifesta. Il Buddismo abbraccia l’idea di una vita eterna che si esprime in un ciclo infinito di morti e rinascite. Come scrive il Daishonin: «Gli esseri viventi che attraversano le due fasi di vita e morte sono le entità dei dieci mondi, o le entità di Nam-myoho-renge-kyo» «Ieri diventa oggi, l’anno scorso diventa quest’anno: quanto tempo possiamo aspettarci di continuare a vivere così? Guardando indietro al passato, possiamo contare quanti anni abbiamo vissuto, ma, se guardiamo al futuro, chi può sapere se rientrerà nel numero dei vivi per un altro giorno o anche solo per un’altra ora? Ma, benché uno sappia che il momento della morte si sta avvicinando, si aggrappa alla sua arroganza e ai suoi pregiudizi, alla fama e al profitto, e non si dedica alla recitazione della Legge mistica. Tale atteggiamento è assolutamente futile»…
In continuo movimento
Tutto è soggetto al cambiamento, e quando qualcosa scompare, qualcosa di nuovo si manifesta. Il Buddismo abbraccia l’idea di una vita eterna che si esprime in un ciclo infinito di morti e rinascite. Come scrive il Daishonin: «Gli esseri viventi che attraversano le due fasi di vita e morte sono le entità dei dieci mondi, o le entità di Nam-myoho-renge-kyo»
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