Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

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6 febbraio 2025

Capoterra e Impruneta accolgono "L'eredità della vita"

Pubblichiamo il report delle inaugurazioni della mostra “L'eredità della vita” a Capoterra, in Sardegna, e a Impruneta, in Toscana

immagine di copertina
Foto di Irene Cappelli

È stata inaugurata giovedì 30 gennaio a Capoterra, comune a pochi chilometri da Cagliari, la mostra “L’eredità della vita – Il clima è una scelta, salviamo il futuro”, realizzata nell’ambito della campagna “Cambio io, cambia il mondo: pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente”.

Casa Melis, l’edificio storico che ospita la mostra, ha aperto i suoi antichi portoni alle 10, e  Roberta Aramu, vice responsabile nazionale donne della Soka Gakkai, ha accolto i primi visitatori con un discorso sull’importanza del rispetto per ogni forma di vita. Ci ha ricordato le parole di Sensei che, parlando di sostenibilità, ci esortava a preoccuparci di lasciare un mondo migliore alle generazioni future, compiendo le scelte giuste nel loro interesse e creando valore fin dai più piccoli gesti.

La vicesindaca Silvia Sorgia ha sottolineato come per il comune di Capoterra sia una priorità assoluta agire in difesa dell’ambiente, ancor più perché il territorio ha vissuto in prima linea gli effetti dei cambiamenti climatici, con devastanti alluvioni e trombe d’aria. Ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel preservare l’ambiente e nell'autorizzare solo opere pubbliche che ne garantiscano la piena tutela.

Luca Piano, funzionario culturale che si occupa della gestione di casa Melis, ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa, riconoscendone i profondi valori alla base: armonia con la vita dell’universo, saggezza, coraggio e forza vitale, elementi essenziali per un vero sviluppo sostenibile.

Stella Bianchi, direttrice esecutiva della campagna “Cambio io, cambia il mondo”, ha posto l’accento su un aspetto fondamentale: ognuno di noi deve sentirsi parte integrante del cambiamento, come un seme di trasformazione profonda. La storia lo dimostra con tutti i movimenti per la pace e per i diritti civili. Ogni individuo che agisce con fiducia e convinzione attraverso i propri pensieri, parole e azioni può spezzare il ciclo della distruzione e avviarne uno di costruzione e bellezza. E quel singolo, inevitabilmente, diventerà un “noi”, capace di generare una vera rivoluzione.

Alla fine degli interventi le oltre 140 persone arrivate a Casa Melis hanno potuto assistere all’esibizione di due artisti isolani, Bujumannu e Sista Namely, che hanno eseguito il loro brano We Try. Le loro voci, accompagnate dal ritmo reggae, hanno trasmesso un messaggio di fiducia nella vita e nelle nostre capacità di costruire il cambiamento.

Dopo il taglio del nastro, le prime classi degli istituti secondari e superiori della zona hanno visitato la mostra, e molte altre sono attese nei prossimi giorni.

La mostra ha lo scopo di aumentare la consapevolezza sulle cause e gli impatti della crisi climatica e di incoraggiare tutte le persone che la visiteranno a partire da un cambiamento interiore per trasformare la paura in determinazione ad agire con speranza e ottimismo. Rimarrà aperta fino al 9 febbraio e accoglierà due tavole rotonde, in cui si parlerà di ambiente, ma anche di buone pratiche per tutelarlo e tutelarci. Sono in programma anche due swap party: scambio d’abiti per mettere in pratica lo spirito dell’economia circolare.
E, su questa scia, alla chiusura ci sarà una pedalata ecologica verso la spiaggia della cittadina.

Report di Francesca Ardau e foto di Francesca Saccani


La mostra, promossa dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai nell'ambito della campagna "Cambio io, cambia il mondo" e realizzata con il patrocinio del Comune di Impruneta e del supporto della Pro Loco locale, sarà aperta al pubblico fino al 16 febbraio, con orario 9:00-12:00 e 16:00-19:00. L'ingresso è libero.
Il 2 febbraio 2025, alle ore 15:00, è stata inaugurata a Impruneta la mostra itinerante L'eredità della vita – Il clima è una scelta, salviamo il futuro, un'esposizione che invita a una riflessione profonda sulla crisi climatica e sulla responsabilità collettiva nel costruire un futuro più sostenibile.
L’evento si è svolto nella splendida cornice del Loggiato del Pellegrino, in Piazza Buondelmonti, con il sostegno del Comune di Impruneta e della Pro Loco locale, che hanno reso possibile l’allestimento dell’esposizione e l'organizzazione di eventi educativi per le scuole.

L’inaugurazione ha registrato un’ampia partecipazione, con oltre 220 persone presenti, tra cittadini, giovani e rappresentanti delle istituzioni.
A prendere la parola sono stati Riccardo Lazzerini, Sindaco di Impruneta, Stella Bianchi, curatrice della mostra e direttrice esecutiva della campagna “Cambio io, cambia il mondo”, e Deanna Cavicchi in rappresentanza dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Deanna Cavicchi dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha aperto gli interventi proponendo una lettura profonda e spirituale del tema della sostenibilità, richiamando il concetto buddista dell’interdipendenza
Nel suo intervento, il sindaco Lazzerini ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando quanto sia cruciale ripensare il nostro modello di consumo e produzione, ponendosi domande scomode, ma necessarie: «Oggi viviamo in una società che ci spinge al consumo sfrenato, ma ci siamo mai chiesti quale sia il prezzo di questo stile di vita? Ci siamo mai chiesti se davvero abbiamo bisogno di tutto quello che compriamo? Abbiamo normalizzato sprechi assurdi, dagli imballaggi eccessivi agli acquisti compulsivi. Ma tutto questo ha un impatto, e dobbiamo prenderne atto. La domanda è: siamo davvero disposti a cambiare?».

Infine, Stella Bianchi ha enfatizzato la necessità di coltivare una consapevolezza diffusa e incoraggiare ognuno ad agire per affrontare la crisi climatica: «Di fronte all'emergenza climatica, la prima cosa da fare è riconoscere il problema. Se non capiamo da cosa dipende la crisi climatica e cioè quanto è causata dall'uso di combustibili fossili, non potremo mai trovare una soluzione. Ogni azione, anche la più piccola, conta ed è un passo importante verso il cambiamento del sistema. Tutto inizia sempre dalla propria trasformazione interiore, dal riconoscere le proprie infinite potenzialità. E ogni cambiamento di sistema è sempre prima un cambiamento personale».

Al termine degli interventi, il Sindaco Lazzerini, Stella Bianchi e Deanna Cavicchi hanno tagliato il nastro, dando ufficialmente il via alla mostra.

Report di Ilaria Gori e Foto di Irene Cappelli

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