794  | 
23 gennaio 2023

Impariamo dai giovani e continuiamo ad avanzare con spirito giovane!

dal Seikyo Shimbun, 14 gennaio 2023

Il presidente della Soka Gakkai, Minoru Harada, ha tenuto questo discorso alla dodicesima riunione di centro del 7 gennaio 2023

immagine di copertina

Congratulazioni vivissime per la realizzazione della dodicesima riunione dei responsabili di centro, che dà inizio all’Anno dei giovani e del trionfo!
Prima di tutto vorrei esprimere la più profonda gratitudine a tutti i compagni di fede per il loro sincero sostegno attraverso le offerte per kosen-rufu, nonostante l’attuale situazione economica così difficile in cui la crisi causata dalla prolungata pandemia è aggravata dall’inflazione.
Personalmente, sto pregando con forza ogni giorno affinché tutti voi continuiate ad accumulare immensi benefici che rimarranno indistruttibili nel corso delle tre esistenze di passato, presente e futuro. […]
In un incontro con alcuni rappresentanti del Gruppo giovani della Soka Gakkai, un analista di marketing nonché uno dei principali esponenti della ricerca sui giovani in Giappone, il signor Yohei Harada, ha parlato di due caratteristiche che contraddistinguono i giovani nati tra la seconda metà degli anni '90 e i primi anni 2000, la cosiddetta “Generazione Z”, riguardo ai messaggi pubblicitari.
La prima caratteristica è il “desiderio di verità”. 
La quantità di informazioni e messaggi pubblicitari a cui sono esposti i giovani della “Generazione Z” è di gran lunga superiore a quella delle altre generazioni; di conseguenza, nutrono una forte diffidenza nei confronti dei messaggi pubblicitari, sono estremamente attenti alla veridicità delle informazioni e detestano la falsità. Tutto questo viene definito “desiderio di verità”.
In risposta a tale desiderio, negli spot pubblicitari più recenti sono stati adottati modi di espressione mai utilizzati prima, come ad esempio l’inserimento di scene in cui si rappresenta un insuccesso o che trasmettono un senso di informalità. In questo modo si crea un’atmosfera più naturale, più vicina a noi e allo stesso tempo si fa riferimento ai dubbi, alle incertezze e al senso di sfiducia della Generazione Z, così da riguadagnare credibilità ai loro occhi.
La seconda caratteristica è la cosiddetta “comunicazione morbida”.
La Generazione Z preferisce infatti una comunicazione “non negativa”: lo si può notare anche nelle recenti pubblicità che, per essere accolte favorevolmente, evitano battute negative in chiusura. Finora infatti, i protagonisti degli spot erano spesso coppie di attori in cui uno smentiva l’altro attraverso battute finali volte a sminuire l’interlocutore o a prenderlo in giro[1].

Contenuto riservato agli abbonati

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata