Ho ricevuto sessanta mushimochi[1], un contenitore di sakè raffinato, cinquanta igname, venti mandarini e una fila di cachi secchi che mi hai gentilmente inviato. Li ho posti davanti al Sutra del Loto e li ho offerti al sutra stesso il terzo giorno di primavera[2]. Come i fiori sbocciano e producono frutti e la luna appare e invariabilmente diventa piena, come la lampada diventa più luminosa quando vi si aggiunge olio e le piante e gli alberi prosperano con la pioggia, così gli esseri umani prosperano immancabilmente se pongono buone cause.
Inoltre la sincerità che hai dimostrato nel celebrare il terzo giorno del nuovo anno è ancor maggiore della sincerità che dimostrasti nel commemorare il Capodanno. I mushimochi sono come la luna piena. Ti scriverò ancora di altre questioni.
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13 gennaio 2024
Il terzo giorno dell’anno nuovo
Questa lettera fu scritta da Nichiren Daishonin a Minobu nel 1280 ed è indirizzata a Nanjo Tokimitsu
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