Non si trattava di un atteggiamento arrogante o di insana irrequietezza, ma nel profondo del mio cuore ci sono sempre stati due grandi amori che hanno viaggiato di pari passo: l’amore per la vita e quello per le navi a vela Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei scritto la mia esperienza per una rivista buddista? Ho trentacinque anni, vissuti pienamente. Vorrei iniziare dal 1998, anno in cui venne a mancare una delle figure più importanti della mia vita: papà. Avevo poco più di ventidue anni e, fin da subito, in modo molto naturale, mi sentii portato ad assumermi la responsabilità della mia famiglia: mamma, mio fratello Errico, più piccolo di un anno, e io. Stavo bene, lavoravo nella piccola azienda agricola di famiglia e, durante il periodo estivo, mi dedicavo alla mia grande passione, la stessa che mi aveva spinto a diplomarmi all’Istituto nautico: navigare su piccoli yacht…
Il signore del mare
Riccardo Tigli, S. Felice Circeo (LT)
Non si trattava di un atteggiamento arrogante o di insana irrequietezza, ma nel profondo del mio cuore ci sono sempre stati due grandi amori che hanno viaggiato di pari passo: l’amore per la vita e quello per le navi a vela
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