Ciò che chiamiamo fede non è niente di straordinario. Aver fede significa riporre fiducia nel Sutra del Loto, in Shakyamuni e Molti Tesori, nei Budda e bodhisattva delle dieci direzioni, negli dèi celesti e nelle divinità benevolenti, e recitare Nam-myoho-renge-kyo, così come una donna ama il marito, come un uomo dà la vita per sua moglie, come i genitori rifiutano di abbandonare i figli o un figlio rifiuta di lasciare la madre. Inoltre, devi meditare sui passi del sutra: «Mettendo da parte onestamente gli espedienti»[1] e «Non accettando un solo verso degli altri sutra»[2] e non pensare mai di rinnegarli, così come una donna non si separerebbe mai dal suo specchio o come un uomo porta sempre la sua spada. Rispettosamente,NichirenIl diciottesimo giorno del quinto meseRisposta alla monaca laica Myoichi Cenni Storici Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, nel quinto mese del terzo anno di Koan (1280), per Myoichi, una monaca…
Il significato della fede
Nichiren Daishonin scrisse questa lettera nel quinto mese del 1280 indirizzandola a Myoichi, sua discepola e monaca laica

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